Comuni, l'ultima fusione in Rotaliana: è nato Terre d'Adige
Quello di ieri è stato l'ultimo giorno da sindaco di Zambana per Renato Tasin come per il suo collega di Nave, Joseph Valer . A Capodanno è infattti nato ufficialmente il nuovo Comune di Terre d'Adige, dopo la fusione con Nave San Rocco è partito e negli archivi comunali si cerca il vecchio stemma di quando Fai della Paganella, Nave e Zambana erano, prima della Seconda guerra mondiale, un comune unico, così da utilizzarlo.
«L'emozione è davvero tanta - commenta Tasin - perché questa è stata una proposta condivisa davvero da tutti. Mettere insieme due comunità e farla diventare una sola non sarà facile, ma sarà l'obiettivo principale per tutti noi».
Nascerà un Comune con oltre tremila abitanti: quali saranno le priorità?
«Non penso che ci sia la necessità di costruire opere o strade, ma di costruire una comunità. Innescare il valore aggiunto delle persone, delle associazioni, per portare le comunità in piazza. I primi anni serviranno soprattutto per quello».
Quando si terranno le prime elezioni comunali?
«Domani arriverà il commissario Rolando Fontan (ex deputato e segretario provinciale della Lega, ndr) e, orientativamente, credo che le elezioni si terranno a maggio. Forse in concomitanza con le elezioni europee del 26 maggio».
Lei si presenterà per la carica di sindaco?
«Guardi, noi abbiamo lanciato questo progetto e ne sentiamo forte la responsabilità. Ma credo che l'obiettivo principale sia che le attuali maggioranze di Nave e di Zambana si presenti alle prossime elezioni unite, in una lista unica. Parteciperemo di sicuro, in che modo e in che forma lo vedremo nelle prossime settimane. Sicuramente un po' di continuità amministrativa potrebbe essere utile in questo periodo di transizione».
Di cosa va più fiero di questi anni da sindaco?
«Della squadra che ho avuto. Tante persone che si sono impegnate per la comunità. Abbiamo portato nel nostro territorio strutture e finanziamenti attesi da anni, pensando a giovani, meno giovani, al turismo, allo sport, alla creatività... Abbiamo cercato di rispondere a ogni esigenza e ad essere propositivi. Per avere una comunità che sorride: amministrare non vuol dire solo occuparsi della viabilità».
Come il nuovo Comune si rapporterà, da un lato, con Lavis e dall'altro con Mezzocorona e Mezzolombardo?
«In tutta la Rotaliana i singoli comuni sono attenti ai territori, ma capaci anche di uscire dagli schemi. Anche perché sono tutti sindaci giovani e con tanta voglia di fare, attenti alla loro comunità ma senza il mal del campanile. C'è grande omogeneità fra tutti i comuni».
In questo nuovo Comune, poi, diventa strategica la posizione di Zambana Vecchia.
«Lì abbiamo un gran bel potenziale, è vero. Il nuovo Prg permetterà a Zambana Vecchia di diventare un nuovo borgo, con nuove costruzioni e piccoli lotti nei quali poter costruire. Questo permetterà a questa zona di crescere ma senza perdere il suo spirito rurale, il suo ruolo di piccola e perfetta nicchia fra la Rotaliana e l'altopiano. Bisogna pensare che, potenzialmente, è una zona che oltre all'asparago ha le potenzialità per uno sviluppo prezioso con la funivia per Fai della Paganella, il collegamento diretto con le piste da sci, la storia che ha ed il suo spirito molto rurale. Sarà una vera chicca per tutta la nuova comunità ed il nuovo Comune di Terre d'Adige».