I lupi arrivano a Cembra Il sindaco: «Diteci cosa fare»
I lupi sono arrivati anche a Cembra. La conferma arriva dal sindaco Damiano Zanotelli, che ieri mattina si è confrontato con i Forestali e gli esperti della Provincia.
«Ho chiesto a chi ne sa di più di me in questa materia - spiega - cosa dobbiamo fare per rassicurare la popolazione locale che continua a chiederci informazioni su cosa fare ad esempio nel caso di un incontro ravvicinato. C'è preoccupazione».
L'allarme lupi è scattato dopo che due persone hanno segnalato di averli visti nei boschi non distanti dal centro abitato. Dopo la loro denuncia sono state posizionate delle fototrappole nella zona degli avvistamenti e proprio una di queste ha confermato la presenza in loco dell'animale.
«È la prima volta - a parlare è sempre Damiano Zanotelli - che qui ci troviamo di fronte ad una situazione del genere. Ho provato a chiedere ai Forestali se i lupi segnalati sono stanziali oppure di passaggio. Per il momento, mi è stato detto, che non è possibile stabilirlo. La cosa che ho subito chiesto è di mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per garantire la massima sicurezza ai miei cittadini e a quanti decidono di andare nei nostri boschi».
Prosegue: «Mi sono subito messo in contatto con altri colleghi sindaci che da tempo hanno questo problema e con loro continuerò a confrontarmi. Fa riflettere il fatto che i lupi siano stati avvistati in punti non distanti da zone dove la gente va a fare delle passeggiate». E conclude: «Terremo alta l'attenzione come amministrazione comunale e presto organizzeremo un incontro ad hoc con la popolazione al quale faremo partecipare degli esperti del settore».
Sette gruppi di lupi in Trentino.
Monitoraggio genetico, rilievi sul campo e fototrappole. Con questi sistemi è stato possibile controllare l'espansione del lupo. Nel 2018 tra avvistamenti, foto, prede, orme, peli ed ululati sono stati raccolti 864 dati: è quanto viene evidenziato nell'ultimo «Rapporto grandi carnivori» della Provincia.
È stata accertata la riproduzione del branco dei Lessini (due cuccioli) del branco del Pasubio-Folgaria (quattro cuccioli), del gruppo dell'Altopiano di Asiago (9 cuccioli), di quello della val di Non (quattro cuccioli), dell'alta Fassa (nove).
Non ci sono conferme per la riproduzione dei due esemplari del branco del Carega, né della coppia che frequenta l'area di San Pellegrino-Paneveggio, ma le osservazioni di cuccioli in aree distanti dalla val di Fassa fanno ipotizzare la formazione di un secondo branco, il settimo in Trentino.
Sul territorio provinciale dal 2013 al 2015 è stata registrata la presenza di un solo branco, ma nel 2016 i gruppi sono diventati 3 e nel 2017 sei. La presenza di altri lupi è stata documentata nelle valli di Peio e di Rabbi, nelle aree del Bondone, della Vigolana, del Lagorai e al Passo Tonale.
Le curiosità.
Il 19 agosto del 2018 in alta Val di Non è stato catturato un lupo, dal peso di 25,7 kg, e poi radiocollarato. Studiando i suoi movimenti si sono potute ricavare delle informazioni interessanti: mediamente si sposta nel raggio di 1,4 chilometri ogni ora. Nell'arco delle 24 ore può percorrere anche 33 chilometri.