Lago Santo, petizione di 1.352 firme per fermare il progetto di sfruttamento turistico
Chiedono all’amministrazione comunale di Cembra una pausa di riflessione e la possibilità di confrontarsi e approfondire il progetto definito di «qualificazione turistico-ambientale del lago Santo».
Luigino Gottardi, Donatella Zanol, Fabio Savoi e Franco Tessadri questa mattina hanno consegnato al presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, una petizione, corredata da 1.352 firme di cittadini (200 dal paese, le altre da tutto il Trentino) per rivedere il progetto.
L’opera, da almeno 170 mila euro, che il Comune appare intenzionato a far partire quest’autunno, interviene in modo forte sulla naturalità del lago.
A destare forti perplessità è soprattutto la coppia di pedane che si vogliono installare nel lago, piazzando 52 micropali in cemento armato e coprendo 300 metri quadrati, un po’ sullo stile di Caldaro.
Opera definitiva e invasiva, che il comitato giudica del tutto incongruente con il luogo ed eventualmente sostituibile con una struttura provvisoria galleggiante.
I promotori della petizione chiedono tempo per ragionare auspicando che il sindaco Damiano Zanotelli sospenda l’iter e presti attenzione alle articolate osservazioni predisposte anche dopo aver sentito esperti di ambiente lacuale.
Il percorso ad anello previsto attorno alle sponde e l’infrastrutturazione della spiaggia e delle aree circostanti destano infatti molte perplessità.
Il presidente Kaswalder ha assicurato che la petizione verrà subito affidata alla III Commissione permanente del Consiglio provinciale, presieduta da Ivano Job.
Il lago Santo