Rete delle Riserve Avisio: entrano altri 4 Comuni, domani la firma dell'accordo
Venerdì 24 gennaio alle ore 18, presso il Museo Casa Porfido di Albiano, si terrà la cerimonia istituzionale per celebrare la sottoscrizione dell’Accordo di programma della Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio, con l’adesione di quattro nuovi Comuni (Cembra Lisignago, Lona Lases, Albiano e Valfloriana, resta caparbiamente fuori Sover), che entrano a far parte della Rete aggiungendosi ai Comuni di Altavalle, Segonzano e Capriana.
Sarà proprio uno dei nuovi comuni aderenti alla Rete di Riserve, il Comune di Albiano, ad ospitare la cerimonia ufficiale di sottoscrizione dell’Accordo di Programma, con la presenza di tutti i rappresentanti degli Enti firmatari, del Dirigente del Servizio Aree Protette e Sviluppo Sostenibile Romano Stanchina e dell’Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione della Provincia Autonoma di Trento, Mario Tonina.
La Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio, nata nel 2011 grazie a un accordo volontario tra gli ex comuni di Grumes, Faver, Grauno e Valda (oggi Altavalle) e Capriana con la Provincia autonoma di Trento, ha lo scopo di realizzare azioni di conservazione attiva della natura e progetti di valorizzazione e sviluppo sostenibile del territorio. L’accordo, sottoscritto nel 2016 anche dal Comune di Segonzano, oggi coinvolge anche i Comuni di Valfloriana, Cembra Lisignago, Lona Lases e Albiano, oltre alle Comunità di Valle della Val di Cembra (che è l’ente capofila della Rete) e della Val di Fiemme, il Consorzio dei Comuni BIM Adige, la Magnifica Comunità di Fiemme, l’Agenzia provinciale per le foreste demaniali e le ASUC di Rover Carbonare, Lases e Lona.
L’accordo che sarà sottoscritto venerdì è il risultato di un lungo percorso di confronto e sensibilizzazione sui temi ambientali, avviato dagli amministratori della Val di Cembra oltre dieci anni fa, e che durante tutto il 2019 ha visto l’organizzazione di numerosi incontri mirati rivolti agli amministratori e ai portatori di interesse e incontri pubblici aperti alla popolazione, per condividere valori e obiettivi della Rete di Riserve, quale strumento di conservazione attiva della natura e di sviluppo sostenibile del territorio.
Si tratta di un’importante dimostrazione di una crescente sensibilità ambientale da parte degli enti locali e della cittadinanza e di una decisa volontà a lavorare in un’ottica sovra territoriale a favore dell’ambiente e delle comunità locali.
L’Accordo di programma che dà vita alla Rete di Riserve è corredato da un documento tecnico, uno strumento di analisi del territorio che programma le azioni da attuare nel triennio di durata dell’accordo, e da un Programma finanziario, che stabilisce le risorse a disposizione per le azioni individuate. Le risorse finanziarie a disposizione della nuova Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio per il triennio 2019-2022 ammontano a € 850.000, di cui € 250.000 finanziati dalla Provincia autonoma di Trento, € 240.000 dal Consorzio dei Comuni del BIM dell’Adige, € 150.000 dalla Comunità della Valle di Cembra e € 30.000 da ciascun Comune aderente alla Rete di Riserve.
Tali risorse saranno destinate a numerose azioni di conservazione attiva della natura e di sviluppo sostenibile, tra cui, a titolo di esempio: interventi ambientali in Aree Natura 2000, interventi di recupero e manutenzione di prati, castagneti e lariceti, azioni a favore dell’apicoltura e dell’agricoltura biologica, progetti per il mantenimento del paesaggio agricolo tradizionale e della biodiversità, proposte di turismo lento e sostenibile, formazione, educazione e sensibilizzazione ambientale.