Contadini trentini multati da Bolzano. Ignari dell'email che li obbligava a estirpare viti malate
Diversi contadini si sono visti appioppare una multa di mille euro dalla Provincia di Bolzano.
Ed ecco perché: una settantina di ettari di vigneti sono di proprietà e coltivati dagli agricoltori di Roveré della Luna e si estendono sui territori dei vicini comuni di Magré, Salorno e Cortaccia. Come noto, gli imprenditori agricoli, in quanto titolari di partita iva, sono obbligati ad avere un recapito di posta elettronica certificata e l'assessorato all'agricoltura li aveva avvisati, proprio tramite pec, che dovevano estirpare le proprie vigne colpite dalla flavescenza, una grave fitoplasmosi che ingiallisce la pianta fino a farla morire.
L'agente causale della malattia è un insetto micidiale che si insedia nei tessuti della vigna e provoca un arresto improvviso dell'attività vegetativa.Le piante infette vanno eliminate e, inoltre, una buona prevenzione consiste nell'impiego di vitigni resistenti.
La flavescenza è una malattia sottoposta a quarantena e le misure della lotta prevedono, una volta accertata la presenza della malattia, poiché si propaga facilmente, di estirpare le piante infette ed il controllo per gli anni successivi. Pertanto, ai contadini di Roveré della Luna, proprietari di vigneti nella bassa Atesina, è stato intimato di estirpare le piante ammalate entro quindici giorni. Sono pochi, però, quelli che hanno letto il messaggio ricevuto in posta elettronica e quindi gli ispettori hanno individuato i trasgressori, inviando a loro una sanzione di mille euro, ridotti della metà pagandoli subito ed evitando così i ricorsi. «Chiaro che abbiamo pagato la metà - dice uno dei contadini multati - ma non è giusto perché noi lavoriamo nei campi, non al computer».
Altri lamentano che passa la voglia di continuare con questo lavoro: troppa burocrazia e, come se non bastasse, alcuni piani regolatori sono stati modificati includendo alcune campagne nelle zone edificabili. Così i contadini si ritrovano a pagare anche l'Imis parificata al terreno edificabile che sfiora i 5 euro a metro quadrato; per mille metri di campagna c'è chi paga 4.500 euro di Imis all'anno.