Nuovo ponte a Pozzolago, Damiano Zanotelli replica: «Sempre lavorato per la comunità»
Il ponte – solo per trattori e biciclette – favorirà di certo l’azienda viticola della sua famiglia: «Evidente che si prestasse a strumentalizzazioni, ma io lavorerò per portare avanti tutti i progetti per il territorio»
IL FATTO Pozzolago, un nuovo ponte
CEMBRA. «In questi 12 anni da amministratore, ho perorato la causa di diversi progetti, molti ancora in itinere , investendo in egual misura tempo ed energie, indipendentemente da coloro che ne possano beneficiare in maniera più o meno diretta, perché credo in questo territorio e nella possibilità che lo stesso possa generare maggiori opportunità per chi decide di rimanerci a vivere. Era evidente che la nuova localizzazione (del ponte sull'Avisio, all'altezza di Pozzolago, ndr) si prestasse a strumentalizzazioni, in quanto è vero che nei versanti a valle di Piazzole l'azienda agricola Zanotelli ha riconvertito a vigneto un paio di ettari di terreni abbandonati, peraltro con l'intenzione di continuare a coltivarli indipendentemente dall'esistenza o meno del nuovo collegamento, che evidentemente sarà a servizio di tutta la comunità. GIi attacchi sull'operato della politica fanno parte del gioco, fare ricostruzioni superficiali non aiuta a costruire ponti né in senso fisico né metaforico. Per quanto mi riguarda, finché avrò un incarico nella pubblica amministrazione, continuerò a spendermi su tutti i progetti in corso: fare altrimenti sarebbe disonorare la fiducia dei cittadini, con cui abbiamo sempre condiviso le nostre intenzioni secondo gli strumenti della democrazia».
Damiano Zanotelli, ex sindaco di Cembra Lisignago, ex assessore all'agricoltura della Comunità di Valle ed attuale assessore di Cembra Lisignago, ad oltre due settimane dalla pubblicazione sull'Adige dell'articolo sul costruendo ponte, interviene per fare chiarezza sul presunto conflitto di interessi legato a quest'opera pubblica del costo di circa 1,8 milioni che finirà per servire anche dei terreni coltivati dall'azienda agricola Zanotelli, i cui soci sono un fratello e tre cugini dell'ex sindaco.
Nella nota inviata al giornale, Zanotelli rileva come il primo progetto di ricostruzione del ponte Cembra-Lona, commissionato dai due comuni allo studio STA (ing. Zanetti - de Iorio), risale al 2005. «Io ero all'epoca un 23enne studente fuori sede iscritto ad Agraria a Bologna. Lo stesso preliminare è stato poi rivisto nel 2011 dagli stessi professionisti quando dalla Comunità di Valle fu chiesto ai comuni di presentare opere inerenti l'ambiente del torrente Avisio, da finanziare sulle nuove risorse generate dalla rinegoziazione della concessione idroelettrica della centrale di S. Floriano. In quella fase ero assessore nella neonata Comunità di Valle, e mi occupai di raccogliere le progettualità pervenute dai comuni ed inoltrarle all'assessorato provinciale competente».
Dal 2011 ci sono voluti 7 anni e molti incontri per approvare i criteri di ripartizione delle risorse e trovare la sintesi dei progetti passando anche per un´ampia condivisione con i portatori di interesse della Valle. Le opere che riguardano la Valle di Cembra sono 5 per un totale di oltre 14 milioni di euro: ponte Lona-Cembra (1,2 mln), ponte Grumes-Sover (700 mila), fitodepurazione di Grauno (375 mila), collettore fognario Lona-Piazzole-Sevignano (400 mila) e Cicloavvia (11,4 mln).
«Nel 2019, con i comuni in sponda sinistra alle prese con le difficoltà legate alle gestioni associate dei servizi, Cembra Lisignago (di cui sono stato sindaco dal 2016 al 2020) diventa capofila del progetto ponte Lona-Cembra, che si decide di riaffidare allo stesso studio STA per la progettazione definitiva».
Nel gennaio 2020 avvengono i primi incontri tra amministratori dei due comuni e progettisti a cui seguono i sopralluoghi. «È lì, che nei pressi dell'imposta originaria del ponte emergono chiare, soprattutto sul lato di Lona, numerose criticità tecniche per un ripristino in loco della viabilità - spiega Zanotelli - e dal collega arriva la richiesta scritta di spostare a monte il ponte in modo da sfruttare la viabilità esistente meno impervia. Gli aspetti migliorativi vengono ribaditi dai progettisti anche per il lato cembrano, dove un accordo per il passaggio attraverso la recente bonifica agraria, agevola l'accesso al torrente, evitando gli oneri (non stimati) del consolidamento del versante roccioso e dell'ampliamento della carreggiata. L'opportunità del progetto nella sua ultima configurazione e la volontà di cofinanziarlo con la quota di 100mila euro è stata successivamente ribadita con una nota scritta anche dall'amministrazione a guida Ferrari. Il progetto ottiene l'approvazione della CPC con la prescrizione di renderlo un po´ più snello, e siamo ora in attesa delle ultime verifiche geologiche per poter arrivare al progetto esecutivo».