Vigili del fuoco volontari, a San Michele e Faedo mancano nuove leve: non era mai successo prima
La delusione del comandante Denis Cuel: «Anche le altre zone del Trentino si trovano purtroppo in situazioni analoghe alla nostra. Mancano i giovani e davvero non me lo spiego. Sono nel corpo da quasi venticinque anni e non ho mai assistito alla pubblicazione di un bando per attirare qualcuno». Servono a entrambi i corpi cinque nuovi pompieri
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SAN MICHELE ALL’ADIGE. Vigili del fuoco cercansi. E per San Michele e Faedo arriva anche una prima volta storica: mai prima di oggi infatti era stato pubblicato un bando per la ricerca di nuove leve. Una sorta di ultima spiaggia, l’ha definita il comandante del corpo di San Michele Denis Cuel, a cui non si sarebbe mai pensato di dover ricorrere una ventina di anni fa.
«Mancano i giovani e davvero non me lo spiego. Il nostro paese - dice - conta circa 3.300 persone, escluso l’abitato di Faedo. I numeri ci sarebbero, ma personalmente sono nel corpo da quasi venticinque anni e non ho mai assistito alla pubblicazione di un bando per attirare qualcuno in questo settore. In passato si entrava per passione, con il passaparola, c’era un coinvolgimento molto maggiore che ora, purtroppo, è andato a perdersi. Tristezza? Sì, lo ammetto. Ma è anche vero che ormai in tanti studiano lontano dal luogo in cui sono nati, così come molti altri scelgono di andare a lavorare distanti da casa. È cambiata la società, ma so per certo che tutti i corpi del Trentino, sfortunatamente, sono in questa situazione».
Sono circa venti i pompieri di San Michele (nella foto alcuni di loro in caserma), che come per il vicino corpo di Faedo (17 membri), cercano cinque nuovi componenti da unire al team. La speranza è che quanti più possibile decidano di rispondere alla chiamata, tuttavia Cuel ha sottolineato un dato: «In una settimana, praticamente, non abbiamo ricevuto segnalazioni. Diciamo che per noi è una situazione completamente nuova e stiamo cercando di capire come affrontarla, ma il calo è evidente: negli ultimi anni siamo passati da una quindicina di allievi a tre appena».
Le domande, che sono state aperte lo scorso 30 settembre, potranno essere presentate fino al 31 ottobre e dunque, teoricamente, il tempo per trovare nuove leve (tra i venti ed i trent’anni) ci sarebbe.
Tuttavia anche nel vicino abitato di Faedo la situazione non è rosea ed anzi il problema è addirittura quello del troppo coinvolgimento della popolazione nelle attività del paese: «Siamo una frazione di 400 anime ed abbiamo una banda da 40 elementi, tante associazioni, diverse squadre di tamburello, insomma un’attività frenetica – ha aggiunto il comandante locale, Gianni Fontana –. Il tessuto sociale di Faedo è sicuramente molto forte e, per quanto vicini, siamo diversi da San Michele che ormai è quasi un luogo di passaggio. In tanti lavorano o studiano fuori, tornando a casa solo sporadicamente. Con il bando speriamo quindi di intercettare chi ancora non è entrato a far parte di questo vasto coinvolgimento, anche se sappiamo bene le difficoltà. I giovani? Bisogna mettersi in gioco, formarsi, dedicarsi con forza a questo campo: non tutti hanno voglia di farlo».