Lavis in lutto: è morto Bruno Girardi, storico vigile e una vita per la comunità
Autonomista convinto, Girardi era stato anche presidente del consiglio comunale. Negli anni Ottanta aveva sventato una rapina alla Cassa rurale e arrestato i malviventi, rimediando un colpo di pistola al petto. Oggi, lunedì 12 giugno, il funerale
LAVIS. Ci sono persone che fanno parte della storia di una comunità e che contribuiscono a plasmarne il volto. Bruno Girardi, per tutti "Bruno Guardia", era una vera "istituzione" per Lavis. Per questo, la sua morte improvvisa - è stato colto da un malore venerdì mattina a casa - ha suscitato profonda commozione in tutto il paese. Il nome di Girardi, 86 primavere che non ne avevamo mai scalfito la voglia di fare, è legato a doppio filo a quella di tanti ambiti: dalla politica al volontariato.
Autonomista convinto, Girardi era stato infatti anche presidente del consiglio comunale. Ma prima ancora dell'impegno civile e sociale era stato il lavoro da vigile urbano a renderlo un volto familiare per tante generazioni di lavisani e a regalargli anche quel soprannome - "Guardia" - che lo ha accompagnato per l'intera esistenza. Un lavoro che non gli aveva risparmiato avventure al cardiopalma: su tutte quella che negli anni Ottanta lo aveva visto sventare una rapina alla cassa rurale e arrestare i malviventi, rimediando un colpo di pistola al petto.
Lui, piglio deciso e fisico imponente, si era salvato per miracolo e quella seconda possibilità di vita è testimoniata anche da un ex voto al santuario di Piné. Ma lungo è soprattutto l'elenco delle associazioni e delle iniziative che portano la sua "firma", di promotore o collaboratore: volontario della Lega Pasi Battisti di Lavis, per anni trascinatore della Banda sociale, spinto da un amore infinito per la musica, anima del Comitato della "Zobia Grassa" e del Premio di studio nel ricordo dello storico medico condotto Aldo Steiner.
Un impegno portato avanti con entusiasmo, anche ora che di anni ne aveva quasi 87. «Bruno per tutta la vita è stato vigile urbano a Lavis ed era conosciuto da tutti - racconta il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara - Ma voglio ricordare soprattutto il suo impegno per l'associazionismo locale e nel volontariato. Era sempre in prima linea, dalla "Zobia Grassa", quando faceva pasta per migliaia di persone, al Premio Steiner. Era presente a tutte le feste, quando c'era da fare lui si metteva a disposizione». Il "suo" gulash e la pasta al ragù erano una garanzia.
Ma Girardi sapeva guardare anche fuori casa, agli "ultimi", a quelli che facevano più fatica, anche se a separarli c'erano centinaia di chilometri. E così in molti ricordano il suo impegno in favore della Romania e i tanti viaggi per portare beni di prima necessità e attrezzature per la scuola. E poi c'erano le trasferte nella Jugoslavia martoriata dalla guerra o nel Piemonte, piegato dall'alluvione.
«Anche nei progetti di volontariato sociale era in prima linea - sottolinea - La morte di Bruno è sicuramente una perdita enorme per la nostra comunità», afferma il primo cittadino, esprimendo il cordoglio di tutta la borgata. «Impegno, generosità e altruismo»: con queste tre parole il presidente della Lega Pasi Battisti, Paolo Silvestri, vuole ricordare Bruno Girardi. Tre parole che sono state bussola di una vita intera.