Bloccata al check-in per Dubai fa causa alla compagnia aerea
La donna ha prima tentato la via della conciliazione e, fallito questo procedimento, ha portato davanti al giudice la compagnia aerea chiedendo 2.800 euro di risarcimento per danno da vacanza rovinata
ROTALIANA. Era arrivata in aeroporto in orario ed aveva superato il gate, ma al momento dell'imbarco le è stato impedito di salire in aereo. La donna, che vive in Rotaliana, è stata costretta ad attendere il volo successivo, il giorno seguente. La vacanza che aveva programmato a Dubai è dunque slittata di diverse ore: la donna ha prima tentato la via della conciliazione e, fallito questo procedimento, ha portato davanti al giudice la compagnia aerea chiedendo 2.800 euro di risarcimento per danno da vacanza rovinata.
Il giudice le ha dato ragione ha metà: sì al rimborso da parte della compagnia aerea delle spese sostenute per il taxi e il pernottamento in attesa del volo seguente, e anche delle spese per la causa, ma nulla è dovuto per il danno da vacanza rovinata.
«L'arrivo con un giorno di ritardo a destinazione - si legge nella sentenza - non può considerarsi di per sé sufficiente ad integrare la lamentata tipologia del danno».
La partenza era fissata il 10 dicembre 2019 con volo diretto Roma-Dubai. Il caso "internazionale" è finito sul tavolo del giudice di pace di Mezzolombardo. Sui motivi che hanno impedito alla donna di salire sull'aereo le versioni sono un po' differenti. Lei ha riferito che gli addetti della compagnia aerea affermavano che il suo documento - un passaporto americano - non consentisse l'entrata negli Emirati Arabi; la compagnia, costituita in giudizio, ha invece sostenuto che la donna era arrivata fuori tempo massimo.
Circostanza, quest'ultima, non veritiera: come il giudice ha evidenziato, se la donna non fosse arrivata al gate entro l'orario di apertura non ci sarebbe neppure stata la verifica del documento (che, del resto, era un titolo di viaggio valido).
La compagnia aerea dovrà dunque rimborsare alla donna 220 euro per il taxi e per l'hotel, e 350 euro per le spese di assistenza legale.