Vandali al campetto da calcetto, sfasciati un pannello e una porta, l'oratorio di Zambana deve chiuderlo
La struttura di «street soccer» colpita da ignoti, il direttivo pensa anche a una videosorveglianza, ma i costi e la burocrazia per la privacy sono un freno
ZAMBANA. Regna l'amarezza nel direttivo dell'oratorio Don Bosco di Zambana. L'altra sera, la brutta scoperta, ovvero i danneggiamenti apportati al campetto da “street soccer”, ovvero il piccolo rettangolo con le sponde per sfidarsi a calcio “in gabbia” e senza portieri, un gioco che piace molto soprattutto ai più giovani.
Le rotture apportate ad alcuni pannelli e ad una porticina che ha il telaio in metallo non sono certo frutto della semplice usura, bensì di diversi colpi ben assestati da qualche incivile che nei giorni scorsi non ha trovato di meglio da fare.
La conseguenza? La chiusura del campetto. Dopo aver investito un'ingente somma per il rinnovamento del centro sportivo che comprende anche campi da basket e pallavolo, dopo aver prestato diverse ore per manutenzioni e migliorie, i volontari dell'oratorio non vogliono certo rischiare che qualcuno si faccia male a causa delle condizioni dei pannelli.
Tra le intenzioni rimane quella di posizionare in loco un impianto di videosorveglianza, ma bisogna fare i conti - oltre che con un investimento non certo banale per una piccola realtà - con tutta la burocrazia legata alla privacy. «Anche perché non pensavamo di arrivare a questo punto nel nostro paesino», commentano amareggiati i volontari.