Zambana, l'appello di due ex sindaci: andate a votare, salviamo ascolto, partecipazione, solidarietà
Bonadiman e Moser a tutte le famiglie del paese: «c’è una tendenza autoritaria si propone come stile unico e antagonista verso problemi e situazioni che esigono una comprensione e non una risposta gratuitamente aggressiva»
ZAMBANA. Una lettera, recapitata a tutte le famiglie del paese, per spiegare che andare al voto sabato e domenica è importante. E la lettera è scritta da due ex sindaci: Fabio Bonadiman e Michele Moser.
Scrivono nella missiva: «Gentile famiglia, care amiche e amici, abbiamo pensato di indirizzarvi questa lettera per rimarcare la crescente disattenzione al vivere civile che sempre più sta condizionando negativamente i riferimenti sociali che tutti dovremmo avere; e che sta precipitando anche per la degenerazione della politica ormai incapace di conservare valori e persone in grado di arginare questa deriva.
Non abbiamo soluzioni pratiche e immediate, né vogliamo denunciare la solita crisi allarmante, né abbiamo alcuna volontà di fondare l’ennesimo partito per delle supposte capacità o competenze: vorremmo favorire qualche minuto di riflessione a fronte della faciloneria, della grettezza o della indifferenza che suscitano le discussioni, talora umilianti l’uomo, sulle questioni della convivenza.
Ci richiamiamo a quelli irrinunciabili atteggiamenti di ascolto, partecipazione, solidarietà e rispetto di regole comuni che si perdono nelle numerose criticità esistenziali che ciascuno vive, che si devono considerare ma che non possono essere ancora delegate ad interpreti politici che poi le esasperano sostenendo pericoli e prevaricazioni. Proprio in queste criticità diffuse e importanti - che alimentano possibili egoismi sui quali molti soffiano strumentalmente - dobbiamo trovare una via di mezzo che concili diritti e modi di stare insieme: sono sotto gli occhi di tutti le gravissime conseguenze, a livello privato e internazionale, scatenate da ambizioni e miti di patria che poi si traducono in offese e conflitti.
Senza eccessi e ambizioni è indispensabile riprendere quella personale responsabilità di essere testimoni, con azioni e comportamenti, di quel clima sociale che permette a tutti di sentirsi protetti, liberi e riconosciuti; un clima che non è scontato, deve essere mantenuto e salvaguardato e che, diversamente, oggi viene sempre più manipolato per interessi di parti attive e beneficiarie, sfruttando istinti che vanno invece moderati e non usati contro.
Abbiamo voluto – scrivono – cogliere l’appuntamento delle elezioni europee per proporvi questi pochi concetti quali punti centrali ed essenziali della convivenza cosi che vi possano ispirare nella scelta di persone e di partiti che ne apprezzino e ne difendano il loro assoluto valore civile e morale. Auspichiamo una scelta che non si faccia condizionare, proprio perché siamo tanti e diversi, da leader forti che, in maniera spiccia e promuovendosi simpaticamente, si dicono garanti dei nostri diritti a dispetto degli altri. Senza essere prevenuti ma non chiudendo gli occhi, sono numerosi gli episodi ed i personaggi nei quali questa tendenza autoritaria si propone come stile unico e antagonista verso problemi e situazioni che esigono una comprensione e non una risposta gratuitamente aggressiva.
In sostanza ci piacerebbe che in questa circostanza andassimo al voto per sostenere una idea di Europa come impegno e sforzo di riconoscerci in una realtà più allargata quali cittadini del mondo; e per scegliere candidati e partiti che promuovano questi valori universali e prosociali rifiutando quelli altri che, seduttivamente, parlano di nazioni sventolando inutili paure con le quali dovremo convivere, risolvendole. E’ in fondo un’altra sfida per superarci nelle rigidità individuali e culturali e per dare il nostro contributo all’incontro con tutti dichiarando, nella scelta, i valori comuni e le regole attese», scrivono firmandosi gli ex sindaci Fabio Bonadiman e Michele Moser.