Rifugi / Paganella

Malga Zambana, il Comune ci riprova: gestore cercasi, è il quarto tentativo dopo la ristrutturazione

Per l’asta (che scade ad agosto) ritoccato al ribasso il canone, e introdotta la formula 6+6: chi vince potrà avere la lussuosa struttura per 12 anni consecutivi

di Angelo Zambotti

PAGANELLA. L'amministrazione comunale di Terre d'Adige ci riprova. È stato infatti pubblicato ieri il quarto bando per Malga Zambana, la struttura adibita a bar-ristorante posizionata sulla Paganella, a circa 1800 metri d'altitudine. Per provare, dopo tre bandi deserti, a intercettare imprenditori del settore interessati a gestire il nuovissimo locale ricostruito da zero nel corso del 2023 dopo l'abbattimento del vecchio edificio (il totale dell'investimento si aggira intorno ai 2,7 milioni di euro), la giunta guidata dal sindaco Renato Tasin ha ritoccato ulteriormente verso il basso il canone d'affitto, aggiungendo qualche altra novità.

Per contestualizzare il tutto va fatto qualche passo indietro, quantomeno allo scorso autunno quando gli amministratori speravano di aprire i battenti per la passata stagione invernale. Nella prima edizione del bando il canone annuo era stato fissato in 150mila euro, con uno sconto di 30mila euro per i primi dodici mesi; nel secondo si era quindi scesi a 90mila euro per il primo anno, a 110mila per la seconda annualità e a 130mila per la terza, con il canone che sarebbe tornato agli originari 150mila dal quarto anno; nella terza gara si partiva sempre da una prima annualità a 90mila euro, per poi salire a 105mila e successivamente - dal terzo al quinto anno, con possibilità di rinnovare per il sesto - a 135mila. In quest'ultimo caso, nel primo lustro la media dell'affitto annuo sarebbe quindi stata di 120mila euro.

Ebbene, nel bando che rimarrà attivo per poco meno di un mese (la scadenza è fissata nella mattinata di venerdì 2 agosto) il canone annuo sarà costante e fissato a 107mila euro, con un dettaglio di non poco conto: qualora si trovassero offerenti, verrà sottoscritto un contratto con la formula del "6 più 6", ovvero di sei annualità con la possibilità - ad insindacabile giudizio dell'amministrazione comunale - di rinnovare l'affitto per altrettanto tempo. Insomma, ragionando su un potenziale periodo di ben 12 anni, con il canone che verrà aggiornato dal secondo anno applicando solamente per metà eventuali variazioni dei prezzi da tabelle Istat, la struttura potrebbe quindi diventare più appetibile, con l'esercente che potrà aggiungere anche un plateatico nelle pertinenze dell'edificio che già conta (tra interno ed esterno) un totale di 200 posti a sedere.

«Noi abbiamo cercato di predisporre, nel limite del possibile, un bando che aumenti ulteriormente l'attrattività della nostra Malga», commenta a riguardo il sindaco Tasin. Tra una ventina di giorni si capirà se l'obiettivo verrà centrato. Va infine sottolineata una curiosità: il bando scadrà appena due giorni prima della festa del paese prevista domenica 4 agosto alla Casara, nelle immediate vicinanze di Malga Zambana. Una coincidenza che è una sorta di lama a doppio taglio: la giunta conta di presentarsi con un esercente pronto ad aprire nelle settimane successive, ma in caso contrario la festa potrebbe assumere contorni malinconici nell'osservare da vicino il lussuoso edificio chiuso e senza una potenziale data di inaugurazione.

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