In Brasile la birra "Verla" dei Dalmonech: il viaggio di Diego per conoscere i suoi parenti
Timoteo Dalmonech, insieme a suo padre Pietro, sua moglie Domenica e i loro figli, affrontò un lungo e difficile viaggio attraverso l'Atlantico, giungendo nello Stato brasiliano dello Espírito Santo, dove si stabilirono in una zona montuosa e ricoperta di foreste. E da lì hanno fatto fortuna
STORIE Le interviste dei trentini all'estero
GIOVO. Un recente viaggio in Brasile ha permesso a Diego Dalmonech, cittadino di Verla di Giovo, di ritrovare i legami con i discendenti dei suoi antenati, emigrati dal paese in Sudamerica alla fine dell'Ottocento come moltissime altre famiglie trentine. Un viaggio che ha rappresentato non solo un ritorno alle radici, ma anche il consolidamento con la propria storia familiare.
La famiglia Dalmonech, originaria della Val di Cembra, per le difficoltà economiche presenti in quel tempo, decise di emigrare in Brasile nel 1875 in cerca di condizioni di vita migliori. Timoteo Dalmonech, insieme a suo padre Pietro, sua moglie Domenica e i loro figli, affrontò un lungo e difficile viaggio attraverso l'Atlantico, giungendo nello Stato brasiliano dello Espírito Santo, dove si stabilirono in una zona montuosa e ricoperta di foreste.
Nonostante le difficoltà iniziali, come le dure condizioni di viaggio e l'inganno delle promesse del governo brasiliano che li costrinse a lavorare duramente per costruire le loro nuove abitazioni, la famiglia riuscì a mettere radici e a prosperare, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della città di Santa Teresa.Nel corso degli anni, i Dalmonech sono diventati una grande dinastia in Brasile, mantenendo un forte affetto con le loro origini trentine.
Questa connessione culturale è stata rafforzata nel tempo, in particolare da quando Diego Dalmonech ha scoperto l'esistenza dei suoi parenti brasiliani. Questa ricerca lo ha portato a fare un viaggio in Brasile, dove Diego ha avuto l'opportunità di conoscere i suoi lontani cugini e di esplorare la cultura e le tradizioni dei trentini emigrati in Brasile.
Uno degli esempi più emblematici di questo legame è la creazione della birreria artigianale che porta il nome "Verla" a Ibatiba, in Brasile, fondata da José Clèrio Dalmonech, discendente diretto di Timoteo, e dai suoi figli Guilherme e Helder. Il nome della birreria è un omaggio al paese d'origine della famiglia, Verla di Giovo. La birreria non è solo un'impresa familiare di successo, ma rappresenta anche un simbolo della fusione tra le radici trentine e la cultura brasiliana. La birra Verla, prodotta con passione e orgoglio, è diventata estremamente popolare nella regione, attirando visitatori da diverse città per assaporare una bevanda che incarna lo spirito di festa e di incontro, tipico sia della cultura italiana che di quella brasiliana.
La storia dei Dalmonech è così un esempio di come l'emigrazione, pur essendo accompagnata da grandi sacrifici, possa portare alla nascita di nuove tradizioni e di forti legami culturali. La famiglia ha saputo trasformare infatti le difficoltà iniziali in opportunità di crescita, contribuendo non solo allo sviluppo delle loro comunità in Brasile, ma anche mantenendo vivo il ricordo e l'orgoglio delle loro origini trentine.
La birra Verla è oggi un simbolo tangibile di questo legame, un ponte che unisce due mondi lontani attraverso la condivisione di valori comuni e di un senso profondo di appartenenza al territorio di origine e attaccamento alla propria storia.