Mezzocorona, nuovo crollo del Monte, gigantesca frana sopra il castello di San Gottardo
Il vallotomo di protezione ha funzionato: i massi e i detriti si sono fermati contro il terrapieno di protezione: si sono staccati oltre 300 metri cubi di roccia
MEZZOCORONA. Nella serata di ieri, un'imponente frana ha nuovamente interessato la località Ischia di Mezzocorona. Attorno alle 22.20 diverse persone hanno segnalato un forte boato provenire dalla zona del castello di San Gottardo.
La quantità di materiale franato sovrastava i ruderi del castello ed è stata rilevata in oltre 300 metri cubi.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco volontari di Mezzocorona che hanno illuminato l’area con le fotoelettriche e il Corpo permanente di Trento, che ha compiuto un sorvolo con i droni per monitorare la zona.
Il Servizio Geologico della Provincia ha eseguito le prime valutazioni nella notte, mentre in mattinata è stato compiuto un sorvolo con il Nucleo elicotteri per avere maggiore contezza dell’accaduto. Fattore cruciale per la protezione della comunità è stato l’efficace funzionamento del vallotomo realizzato nel 2022 a seguito di una frana avvenuta nel 2021. L’opera ha trattenuto gran parte del materiale franato, evitando danni più gravi e ulteriori rischi per la popolazione.
Il vallotomo - opera di mitigazione del rischio - ha limitato la dispersione dei detriti. I blocchi di roccia si sono infatti concentrati nella zona delimitata dal sistema di contenimento. L’impianto di protezione ha dunque evitato che il materiale franato proseguisse lungo il versante e raggiungesse le aree agricole.
L’indicazione fornita dal Servizio Geologico al Comune di Mezzocorona è stata di eseguire un intervento di manutenzione per verificare eventuali danneggiamenti della struttura di difesa e rimuovere il materiale accumulato nel vallo, per garantire l’efficienza del sistema.
L’accesso al castello di San Gottardo rimane interdetto al pubblico per motivi di sicurezza a causa del rischio di crolli o caduta di detriti. Realizzato in una fenditura della parete rocciosa, il castello rappresenta uno dei più suggestivi esempi di costruzione medievale dell’arco alpino per la sua particolare posizione.