La storia / Giovani

Azienda aperta ai ragazzi autistici: “Per nostro figlio lavorare in campagna è una terapia”

Il progetto, a Masen di Giovo, è dei genitori di Marco. Nel vigneto di un ettaro e mezzo viene prodotto un ottimo Müller Thurgau che viene conferito alla Cantina di Mezzocorona i cui tecnici aiutano costantemente

di Patrizia Todesco

GIOVO. Un'azienda agricola biologica aperta a ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico. Questo il progetto realizzato a Masen di Giovo da Elena Mengon, imprenditrice agricola e mamma di Marco, 12 anni, un ragazzino autistico che ha trovato nella campagna un grandissimo aiuto. Per questo la mamma, insieme a papà Manuel Tomasi, hanno deciso di allargare l'esperienza anche ad altri giovani.

«Seguendo l'esempio di Giovanni Coletti, presidente di Casa Sebastiano, abbiamo pensato di aprire le porte dell'azienda agricola di famiglia pensando che come l'agricoltura sostenibile biologica ha aiutato tanto nostro figlio, così potrebbe essere d'aiuto anche ad altri ragazzi».

Teatro di questo splendido progetto è un ettaro e mezzo di vigneto storico dove si realizza un ottimo Müller Thurgau. «Questi ragazzi sono speciali. Come lavora in campagna mio figlio non lo fa nessuno», spiega giustamente orgoglioso il papà. La sua precisione e meticolosità nel potare e nell'eseguire tutti i lavori che servono per una produzione di qualità sono unici. Lo scorso anno, ad esempio, la lavorazione attenta ha consentito di conferire alla cantina di Mezzocorona uva con una gradazione di 19-20°.

Dopo la diagnosi nel 2013, Marco è stato seguito a Trento dal dottor Stefano Calzolari che li ha indirizzati verso l'Agsat, associazione genitori autistici Trentino Alto Adige. È proprio grazie al sostegno dell'associazione che, nonostante innumerevoli costi e sacrifici per realizzare questa idea, ora tutto è pronto per iniziare.

«Dobbiamo ringraziare la dottoressa Arcangeli, la dottoressa Comencini, il presidente Zanon, ma anche, per il supporto ricevuto, lo staff tecnico vitivinicolo di prima eccellenza della Cantina di Mezzocorona e del presidente Luca Rigotti che hanno seguito costantemente la produzione in base agli eccellenti standard qualitativi per una produzione di primo livello», spiegano i genitori.

Ora l'azienda ha avviato questo progetto di collaborazione con Agsat grazie al quale altre persone "speciali", almeno una quindicina, possono svolgere attività ludico agricole didattiche. Possono quindi frequentare i vigneti, lavorare all'interno, godere dei benefici terapeutici che il vivere a stretto contatto con la natura offre.

«Mio figlio frequenta le medie a Giovo - ma appena arriva a casa va in campagna - In quell'ambiente sta bene, trova la sua pace, riesce a sfogare il suo bisogno di muoversi. Grazie a questa attività non ha bisogno di farmaci per dormire o per rimanere calmo. Per questo in futuro vorrebbe frequentare anche l'istituto di San Michele», raccontano i genitori. Altri ringraziamenti della famiglia vanno a Mario Concin, che ha seguito l'organizzazione aziendale sostenibile con l'aiuto partecipe dei genitori e al tenente colonnello avvocato Giulio Murano del Ordine Militare Di Malta, per il supporto legale.

«In futuro speriamo di poter portare anche degli animali nell'azienda agricola perché sappiamo che anche questi sono molto terapeutici». Tutto per Marco e i ragazzi speciali come lui.

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