Nasce il «Viridis» hotel sostenibile
Deve ancora aprire i battenti, ma già è da premio l'«Hotel Viridis», un tre stelle superiore sorto a Cagnò al posto dell'Albergo Miralago. Ad acquistarlo dagli antichi proprietari, una decina d'anni fa, una famiglia locale: i fratelli Preti, due maschi e due femmine, da una vita titolari dell'Hotel Garden, a Marilleva 900
Deve ancora aprire i battenti, ma già è da premio l'«Hotel Viridis», un tre stelle superiore sorto a Cagnò al posto dell'Albergo Miralago. Ad acquistarlo dagli antichi proprietari, una decina d'anni fa, una famiglia locale: i fratelli Preti, due maschi e due femmine, da una vita titolari dell'Hotel Garden, a Marilleva 900. «Quello solandro è un albergo molto più grande di questo, ha almeno il doppio di capienza», commenta Stefano Iori dell'omonimo studio tecnico clesiano, cui è stato dato l'incarico di stendere il progetto. «Sarà gestito a livello familiare, dai figli, giovani che studiano nel settore. E si tratta di una struttura innovativa, la quarta in Trentino ad ottenere la nuova certificazione «Clima Hotel - Nature». Per intanto il progetto si è conquistate il «Premio Ape 2013»: bandito dall'Agenzia per le risorse idriche e l'energia della Provincia, consegnato nei giorni scorsi.
Risalente agli anni 60, il «Miralago» era una classica «scatola» d'epoca, senza particolare pregio architettonico, non più rispondente alle normative. Una struttura chiusa da anni, che Bruno Preti e fratelli (costituiti in srl) hanno deciso di acquistare nei primi anni 2000, anche cogliendo l'occasione del Patto territoriale Maddalene, che garantiva un sostanzioso finanziamento. Sostanzioso peraltro era l'investimento necessario, anche perché i fratelli Preti intendevano realizzare una struttura d'avanguardia: oltre 2 milioni di euro. «Un albergo costruito con l'ottica della piena sostenibilità», commenta Stefano Iori. «Che non si arresta alla costruzione: anche dopo l'apertura saranno curati molti particolari, tanto per fare un esempio non si potranno utilizzare bottigliette d'acqua minerale in plastica, ma solo di vetro».
L'Hotel Viridis è una struttura autosufficiente, per energia. Prima di erigerlo sono stati effettuati 8 sondaggi geotermici, a profondità di 120 metri, in piena roccia: nel suolo è installata una pompa geotermica che fornisce il calore necessario al riscaldamento dello stabile, potenza utile 42,8 kilowatt, potenza frigorifera di 34,2 kw; si aggiungono 10 collettori solari piani sulla copertura, per 23 metri quadrati di superficie, che «curano» un bollitore da 1.000 litri, e che in estate scaricano il surplus di energia nelle sonde geotermiche; e pannelli fotovoltaici che producono 12,5 kw. Particolare cura è data a materiali, vetrate, isolamenti (vedi la schermatura frangisole automatizzata per 365 giorni l'anno...), nonché al recupero dell'acqua piovana e dei drenaggi, con vascone da 400 ettolitri che alimenterà gli sciacquoni. L'Hotel è autosufficiente: solo per emergenza (vedi nevicata di 15 giorni) è dotato di una piccola caldaia a pallets, dimensionata per un appartamento (potenza 16-48 kw), di cui probabilmente non ci sarà bisogno. Inoltre il «Viridis» non prevede l'uso di materiali tossici abitualmente utilizzati (colle e quant'altro); con imposizione ecosostenibile anche nei materiali, che non possono provenire da distanze superiori ai 200 chilometri.
Mancano solo gli arredi: tra aprile e maggio, il «Viridis» apre i battenti alla clientela.