Trentini nel Mondo: non dimenticare emigrati
«Il costo dell'emigrazione non può essere dimenticato anche se c'è l'impressione che con il tempo si vogliano cancellare questi valori di identità trentina e relegarli nel cassetto dei ricordi». Questo l'appello lanciato ieri dal presidente dell'Associazione Trentini nel mondo Alberto TafnerI tuoi commenti
MALÉ - «Il costo dell'emigrazione non può essere dimenticato anche se c'è l'impressione che con il tempo si vogliano cancellare questi valori di identità trentina e relegarli nel cassetto dei ricordi». Questo l'appello lanciato ieri dal presidente dell'Associazione Trentini nel mondo Alberto Tafner in occasione della giornata conclusiva della Festa provinciale dell'Emigrazione che ha richiamato nel fine settimana oltre 200 persone provenienti dai circoli trentini sparsi nel mondo per ritrovarsi nella terra d'origine e parlare di un fenomeno che, se da un lato appartiene ormai ad un passato remoto, fa comunque parte integrante della nostra storia e che fa da perno ai contatti anche delle imprese locali nel mondo.
La giornata si è aperta al mattino con la sfilata dei labari dei circoli della Trentini nel mondo per le vie del centro accompagnata dalle note del Gruppo strumentale di Malé.
A portare il saluto dell'assessore Ugo Rossi è stato invece il senatore Franco Panizza che ha evidenziato come la festa sia un modo per la comunità di ritrovarsi anche ripercorrendo i drammi quali l'emigrazione ha rappresentato per il popolo trentino.