Spezza le zampe al cucciolo Val di Non, denunciato 20enne
Ha picchiato il proprio cane così forte da fratturargli gli arti, prendendosela anche con la sua fidanzata, che stava cercando di impedirgli di infierire sull'animale
Ha picchiato il proprio cane così forte da fratturargli gli arti, prendendosela anche con la sua fidanzata, che stava cercando di impedirgli di infierire sull'animale.
Per questo, un ventunenne dimorante in Denno dovrà rispondere di maltrattamento di animali, reato punito con la pena della reclusione fino a diciotto mesi e con una multa che può anche raggiungere i trentamila euro. A denunciarlo sono stati i carabinieri della locale stazione, che qualche giorno fa posto fine alle continue sofferenze cui era sottoposta una cucciola di pitbull sistematicamente malmenata dal suo padrone.
I militari hanno preso consapevolezza del maltrattamento quando, allertati da vicini di casa, sono intervenuti presso l’abitazione che il giovane condivideva con la fidanzata per via di un’animata lite tra essi. Discussione che hanno poi appreso essere stata provocata proprio dall’ennesimo atto di violenza verso il cucciolo, al quale la ragazza si era vivacemente opposta. La giovane ha riferito così delle brutalità che il suo fidanzato riservava alla loro cagnetta, da sempre, praticamente, e per le ragioni più banali. La cosa che più di ogni altra lo mandava letteralmente fuori dai gangheri, ha detto, era vedere casa sporcata dai bisogni della cagnetta. Ogni volta che questo accadeva per Shiva, tale è il nome della cagnetta, erano dolori: schiaffi sul muso ripetuti e violenti e calci talmente forti da portarla – una volta, addirittura – ad urinare sangue e, come detto, da fratturarle femori e ossa delle gambe. L’ultimo scatto d’ira era stato scatenato dal rifiuto opposto dal cane all’acquisizione di un antibiotico per bocca, prescritto per via di un ascesso dentale. In questo caso il ragazzo lo aveva scaraventato ripetutamente contro le mura di casa.
L’atteggiamento dell’animale è peraltro apparso subito assolutamente strano: è rimasto infatti adagiato sul divano senza manifestare nei confronti dei carabinieri la curiosità tipica dei cuccioli. I vicini di casa, sentiti immediatamente, hanno peraltro detto di aver sentito spesso il cane gemere, talvolta anche per ore. Il Pubblico Ministero, messo al corrente dell’accaduto, ha ritenuto opportuno sottrarre il cane alla disponibilità del padrone ed affidarlo, con decreto, alle cura di una clinica veterinaria. Shiva ne avrà di certo per alcuni giorni ancora, ma le sue condizioni sono già migliorate e, fortunatamente, i colpi subiti sembra che non abbiano compromesso la colonna vertebrale ovvero la mobilità degli arti.
Il reato di maltrattamento di animali prevede una pena detentiva fino a 18 mesi con una multa che può anche raggiungere i 30.000 euro.