Formaggi a peso d'oro
Il pezzo più pregiato, un Cercen del 2005, è stato venduto a 260 euro con un prezzo di partenza di 90 euro. Si è celebrata così a Castel Caldes la prima edizione dell’asta dei formaggi di malga solandri. Fortemente voluta dall’Apt Val di Sole e promossa in collaborazione con il Museo del Buonconsiglio e la Camera di commercio di Trento, è stata pensata per valorizzare un prodotto di altissima qualità e unico nel suo genere perché realizzato negli alpeggi monticati delle valli di Sole, Pejo e Rabbi: 43 malghe ospitano animali e di queste 23 lavorano il latte per trasformarlo in formaggio. All’asta, venti varietà di nostrano, che l’affinatore Adriano Dalpez ha battezzato «Solandro di malga» depositandone il nome, tutte con stagionatura dall’uno ai sette anni con l’eccezione della forma proveniente da malga Cercen in Val di Rabbi.
Le forme con maturazione più lunga sono state quelle ricercate dai 60 acquirenti iscritti alla vendita al rialzo. L’obiettivo di «Sapori di malga», ha evidenziato il presidente dell’Apt Luciano Rizzi, è quello di puntare i riflettori su un prodotto caseario che non ha nulla da invidiare ai formaggi ben più famosi dei territori vicini. «Intendiamo promuovere la nascita di un club di produttori locali che dedicano parte dei propri formaggi all’affinamento» ha affermato Rizzi, che non ha escluso di proporre l’asta anche in una grande città. La valorizzazione dei formaggi di malga è quanto si propone anche la Camera di Commercio che a tal fine ha ideato il marchio «Trentino di Malga». Nel presentarlo, il segretario Mauro Leveghi ha spiegato come il brand, al quale finora ha aderito una trentina di malghe, sia riservato a forme affinate per un minimo di 12 mesi in provincia. Dopo l’introduzione di Dalpez su quella che ha chiamato l’epopea delle malghe e le spiegazioni dell’assaggiatore dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggio) Alan Bertolini, il banditore della Casa d’asta Von Morenberg ha dato il via all’asta e una ad una le forme sono state vendute per la soddisfazione di tutti i presenti. Tra gli acquirenti anche il sindaco di Caldes Antonio Maini e l’«orafo del formaggio» Hansi Baumgartner, uno dei più importanti affinatori d’Italia giunto da Varna.