Croviana, raid nei presepi Spariti tutti i bambinelli
I bambinelli non ci sono più. Al loro posto rimangono le mangiatoie vuote o le braccia spoglie della Madonna. Da almeno quattro presepi di Croviana sono sparite le statuette di Gesù Bambino. Nei giorni scorsi, infatti, alcuni vandali hanno preso di mira e saccheggiato le rappresentazioni della Natività allestite dalle famiglie del paese all’esterno della propria abitazione su impulso dell’associazione culturale «Il Mulino» e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Croviana.
Alla sua prima edizione, «Passeggiando alla ricerca dei Presepi» intendeva rendere il periodo natalizio più magico e coinvolgente proponendo un percorso itinerante grazie al quale, consultando una mappa, i villeggianti e i paesani potevano girovagare in tranquillità per le vie del paese alla riscoperta di quei luoghi nascosti e piccoli scorci che altrimenti non avrebbero mai notato. La partecipazione è stata positiva e sono stati realizzati così 44 presepi, alcuni dei quali fortemente rispettosi della tradizione e altri, più creativi, che hanno visto l’impiego di materiali inusuali. Purtroppo, però, la bella iniziativa è stata funestata da una goliardata davvero di dubbio gusto che ha suscitato tanta amarezza nella popolazione di Croviana e di chi si è impegnato nella creazione dei manufatti. A essere rubati sono dei bambinelli deposti in presepi privati (a una famiglia ne sono stati portati via due), ma la stessa sorte è toccata anche al Bambin Gesù delle scuole elementari.
«È successo qualcosa che non avrei mai immaginato potesse accadere proprio a Croviana - commenta l’assessore alla Cultura Claudia Cirina -. Quando una delle signore, a cui è successo, mi ha comunicato di non aver trovato più i Gesù Bambini nei suoi due presepi sono rimasta esterrefatta. All’inizio abbiamo pensato che si potesse trattare di uno scherzo: non è possibile che qualcuno faccia una cosa del genere. Con quale scopo poi? Invece, ricevo un’altra telefonata in cui un’altra signora mi racconta che, mentre stava mettendo un lumino per illuminare di sera il presepe, non trova più il suo Gesù Bambino. Le hanno portato via anche la culla. Era molto dispiaciuta: per lei la statuetta aveva un valore affettivo importante perché era un ricordo».
L’autore o gli autori della bravata, infatti, non si sono probabilmente resi conto di aver causato un danno, forse non materiale, ma spirituale e morale, che tocca i sentimenti delle persone. Di fronte a un tale atto, inevitabilmente, si fanno strada un mucchio di domande.
«Perché l’hanno fatto - aggiunge l’assessore -? Chi sarà stato? Cosa volevano dimostrare colpendo questo simbolo importante del Natale? Per caso volevano emulare ciò che è capitato nelle altre realtà, visto quello che si è sentito nei vari telegiornali? Spero che non sia successo ad altri presepi. Già la cosa è demoralizzante così... Comunque questo lascia l’amaro in bocca. Più che arrabbiate siamo dispiaciute perché non pensavamo di finire la manifestazione in questo modo. Mi auguro - conclude Cirina - che questi avvenimenti non smorzino l’entusiasmo della nostra comunità».