Domenica 19 giugno la festa per i 50 anni del rifugio Peller
Dopo il rinvio per maltempo, la festa per il 50° dell’inaugurazione del rifugio Peller nella sua sede attuale viene riproposta dalla Sat di Cles per domenica 19 giugno.
Oltre al ritrovo per il pranzo, la sezione Sat presieduta da Franco Battisti ha realizzato un volume sulla storia del rifugio, Oltre 100 anni di storia per il rifugio Peller, con testi di Alberto Mosca, che ha curato le ricerche, opera sostenuta dalla Cassa rurale di Tuenno - Val di Non e dal Comune di Cles.
Oltre cento anni di storia giacché, viene spiegato nel volume, «il primo rifugio consisteva in un ricovero annesso alla malga Clesèra, citato come esistente fin dal 1890 e realizzato su iniziativa di Vincenzo Juffmann».Figura di rilievo quest’ultima, avvocato e protagonista della vita sociale clesiana, scomparso nel 1947. Domenica 19 giugno verrà proposta un’escursione dal parcheggio del lago Dorigal al rifugio, attraverso malga Tassulla, il Passo della Forcola, il Lago delle Salare e malga Clesèra. Il pranzo al rifugio verrà allietato dal Coro Monte Peller e verrà allestito per l’occasione il tendone del gruppo Alpini di Cles.
La storia del rifugio Peller attraversa l’intero Novecento sebbene prima della «Grande guerra» la struttura non fosse probabilmente ancora completa: nel volume viene spiegato che il 17 giugno 1914, con delibera della Rappresentanza comunale di Malé veniva permessa alla Sat la costruzione del sentiero che da Malga Mezòl portava alla strada della Clesèra per facilitare l’accesso al rifugio, allora costituito da «un capannone in legno con saletta, cucina e dodici lettucci per turisti, arredato alla buona, ma con un focolare a fuoco aperto e panche all’intorno per riscaldarsi...». Malé concedeva alla Sat un contributo di 50 corone.
Distrutto da un incendio negli anni Quaranta, il rifugio venne ricostruito in muratura e legno nel dopoguerra e inaugurato il 23 agosto 1953. Nel 1963 venne distrutto una seconda volta dalle fiamme, ma la Sat di Cles lo riedificò subito - nel 1966 fu inaugurato - scegliendo una localizzazione diversa in zona «Malgaroi», una superba posizione panoramica: «Per mio conto - scrisse Carlo Garbari nel XXV Annuario Sat (1929-30) - la posizione del rifugio Peller è una delle visioni che più fanno sentire la pace dell’alta montagna». E del monte Peller scrissero Carlo Colò e Giovanni Strobele nella loro guida «Sui monti trentini» (edizione 1952): «Nessun punto dell’Anaunia offre un panorama grandioso quanto quello del Peller dal quale si scorgono ben cento paesi...».