Ruffré-Mendola domenica torna al voto L'unico "rivale" di Donato Seppi è il quorum
L’avversario di Donato Seppi nella corsa a sindaco di Ruffrè Mendola non ha un nome né un volto. Uomo simbolo dell’unica lista presentatasi al giudizio della popolazione, l’ex consigliere regionale in Alto Adige, 63 anni e originario del paese della val di Non per parte di padre, domenica dovrà «solo» fare i conti con il quorum.
Per vestire la fascia tricolore, infatti, è indispensabile che alle urne si rechi il 50% più 1 degli aventi diritto.
«La cosa non mi preoccupa minimamente - commenta sicuro il candidato sindaco, uomo di spicco della destra altoatesina -. Se la gente ha conservato un minimo di amor proprio, a votare ci andrà. Credo non farebbero bene a nessuno altri sei mesi di commissariamento, con gli importanti passi che Ruffré Mendola è chiamato a fare a breve in particolare sul fronte delle gestioni associate».
Il Comune, vale la pena ricordarlo, è senza una guida dal maggio scorso, quando a seguito della bocciatura referendaria della fusione con Castelfondo, Fondo e Malosco (116 voti contro 113) il sindaco Fabrizio Borzaga si dimise.
Seppi non intende pregare nessuno ad andare al seggio: «Se la gente capisce cosa c’è in ballo, bene e non ci saranno problemi a superare la soglia del quorum. Altrimenti si facciano commissariare, sapendo però che i commissari sono un po’ come Ponzio Pilato: di ciò che fanno rendono conto all’imperatore e non al popolo».
Senza inutile falsa modestia, Donato Seppi chiarisce ulteriormente il concetto: «Io non ho bisogno di fare il sindaco. Ho già fatto tanta politica in vita mia e stavolta ho accettato l’invito a candidarmi a primo cittadino di Ruffré Mendola solo per mettere a disposizione il mio bagaglio di esperienza e conoscenze per il bene del paese in uno snodo della sua storia particolarmente delicato. Ecco, gliela dico tutta: credo che in questo momento sia più Ruffré che ha bisogno di Donato Seppi sindaco, che non io di farlo».
Guardando all’appuntamento di domenica, la relativa tranquillità dell’unico candidato in lizza per la poltrona di sindaco trova giustificazione anche nella lista che lo sostiene. Persone molto conosciute ed apprezzate in paese, guidate dal già due volte sindaco Gianni Seppi: «È un bel gruppo, nel quale figurano sia persone che hanno già avuto esperienze amministrative, che giovani vogliosi di mettersi a servizio della comunità - commenta Donato Seppi -. Certo, se non venisse raggiunto il quorum, sono persone che difficilmente in futuro tornerebbero a dare la loro disponibilità».