È un patrimonio artistico e culturale importante, che ha forse pari solo nel contenuto di Castel Thun, quello custodito nel complesso di Castel Valer. 

Per questo la Soprintendenza per i Beni culturali ha deciso giovedì di dichiararne - per una parte comprendente 120 tra dipinti, stampe, sculture, arredi e suppellettili - «l’eccezionale interesse culturale come collezione», in quanto «i beni rappresentano, nel loro complesso, una delle collezioni storiche più importanti della regione di eccezionale interesse, sia dal punto di vista numerico, sia per quanto concerne il significato dei singoli pezzi in relazione alla storia istituzionale, sociale, militare e culturale del Trentino»; e per un’altra parte, 46 beni in tutto, «l’interesse culturale particolarmente importante», in quanto «beni culturali di particolare importanza che, pur facendo riferimento alla dinastia Spaur, sono riferibili tuttavia a una dimensione prettamente familiare o frutto di scelte di gusto, inclinazioni personali e antiquarie». 

 

La procedura per apporre i beni sotto tutela, impedendo lo smembramento di quelli inclusi nella «collezione» e imponendo comunque vincoli per una eventuale vendita, è stata avviata dopo le notizie relative alla possibile alienazione di Castel Valer, da parte dei conti Spaur. Intenzione che sembra rientrata, con la volontà manifestata dal conte Ulrico Spaur di mantenere la proprietà, aprendola a forme di accoglienza turistica. Per altro, la messa sotto tutela del complesso dei beni assicura ai conti Spaur la possibilità di ottenere  finanziamenti nel caso in cui si rendessero necessari lavori di restauro degli stessi beni.