Stn ha fatto domanda di derivazione
C’è un documento, per ora solo una bozza, che propone un accordo tra i privati e le amministrazioni comunali della bassa Val di Sole per lo sfruttamento a fini idroelettrici delle acque del fiume Noce. Lo ha annunciato il sindaco di Caldes Antonio Maini durante il consiglio comunale di mercoledì 10 maggio che aveva all’ordine del giorno un punto relativo al finanziamento di Mediocredito Trentino Alto Adige spa a favore del Consorzio dei servizi territoriali del Noce - Stn Val di Sole per la realizzazione della centrale Rabbies 3.
Anche su precisa richiesta da parte del gruppo di minoranza, il primo cittadino ha aggiornato i consiglieri in merito alla partita dell’idroelettrico, che dopo l’incontro di marzo con l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi sembrava quasi in via di definizione: in quell’occasione, infatti, l’assessore aveva preso atto delle sensibilità ambientaliste maturate all’interno della comunità e aveva altresì comunicato che sul Noce rimaneva eventualmente lo spazio per un solo altro impianto idroelettrico, che fosse il frutto però di un accordo tra tutte le parti interessate (imprenditori privati, amministratori della valle e vari portatori d’interesse) e che chiudesse definitivamente la partita idroelettrica sul fiume. Da allora il tema non è stato più portato sul tavolo della discussione dei sindaci.
Ora però spunta la proposta di accordo depositata presso gli uffici del Consorzio Stn che, ricordiamo, oltre ad essere partecipato dai Comuni di Malé, Terzolas, Caldes, Cavizzana e Rabbi, ha mostrato la sua precisa volontà di non desistere sulla via dello sfruttamento idroelettrico presentando lo scorso autunno, per mano del presidente del cda Alberto Gasperini, una nuova, l’ennesima presente sul fiume, istanza di derivazione sul Noce.
«Una volta pervenuto l’accordo, i Comuni interessati sono stati convocati per un incontro informale dal presidente dell’assemblea e sindaco di Terzolas Enrico Manini per discutere la volontà dei sindaci a procedere su questa strada, approvando in Stn un documento di accordo di programma tra le parti pubbliche e private e portandolo nei rispettivi consigli comunali - ha commentato Maini - . Noi abbiamo ribadito la nostra contrarietà. I Comuni di Malé, Cavizzana e Terzolas invece si sono espressi a favore dell’accordo. Ne parleremo probabilmente durante l’assemblea di Stn di domani (venerdì 12 maggio, ndr)».
Da qui le preoccupazioni che sono venute dal gruppo di minoranza, che, nel rilevare la poca trasparenza di Stn nella pubblicazione degli atti, ha anche evidenziato le intenzioni del Consorzio di costituire una società atta alla produzione di energia elettrica. «Stn sta elaborando delle strategie che ci sembrano non siano compatibili con le parole di Gilmozzi - hanno affermato Luca Scaramella e Maurizio Valentinotti -. Ci chiediamo cosa farà il Comune di Caldes qualora il Consorzio deciderà formalmente di avallare queste strategie?». Maini, infine, ha aggiornato anche sulla situazione della vecchia Stn ora in liquidazione: l’intenzione è di chiudere la società entro giugno dopo aver pagato quasi per intero tutti i creditori. «Stiamo valutando se è opportuno proseguire sulla strada dell’azione di responsabilità verso gli amministratori - ha concluso il sindaco -. Questo richiederebbe tempi lunghi e costi oltre che il mantenimento in essere della società».