Cellulari a Tovel? Meglio quelli fissi che già ci sono
I telefoni cellulari? Meglio quelli fissi che già ci sono perché al lago di Tovel «l’innesco di una eventuale deroga, peraltro possibile, determinerebbe l’innesco di una serie di impatti di varia natura, non ultimo l’uso massivo delle telecomunicazioni a discapito dei caratteri di tranquillità e quiete che infondono quei luoghi».
Termina così la risposta dell’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ai consiglieri Gianfranco Zanon, Marino Simoni e Walter Viola che avevano presentato un’interrogazione sul fatto che nella valle di Tovel non è possibile utilizzare il telefono cellulare.
Attualmente, sono in corso lavori per l’installazione di un’antenna Tetra in grado di consentire un sistema di comunicazione efficace per gli addetti dei servizi di emergenza, vigilanza e soccorso. Non accade lo stesso, però, per i comuni cellulari che infatti non ricevono segnale.
Nella interrogazione, i consiglieri di minoranza, affermano che la motivazione del mancato funzionamento dei cellulari è che il Piano del Parco Naturale Adamello- Brenta vieta le installazioni ai gestori commerciali per ragioni di salvaguardia dell’ambiente.
«Al giorno d’oggi, però, garantire servizi e sicurezza alla gente è uno degli obiettivi primari da raggiungere. Pertanto, progresso e miglioramento nelle telecomunicazioni non sempre hanno un’incidenza negativa» dicono i consiglieri che aggiungono: «L’antenna Tetra che si sta montando sarebbe in grado di ?ospitare? anche i ripetitori a dimensione commerciale quindi potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di completare il lavoro in modo da mettere a disposizione di turisti e gente del posto un servizio aggiuntivo che non costituisce semplicemente una comodità o uno sfizio ma che sarebbe certamente un valore aggiunto dal punto di vista della sicurezza in caso di bisogno».
Zanon, Simoni e Viola chiedevano quindi se ci sia la possibilità di modificare il Piano del Parco Adamello Brenta, nell’articolo che esclude la possibilità di installare sistemi di comunicazione ad uso commerciale all’interno del Parco così da offrire un servizio maggiore e una sicurezza in più a tutti i soggetti che transitano nella zona.
Gilmozzi, nella prima parte della risposta conferma che nelle norme di attuazione del Parco Adamello Brenta siano vietate la realizzazione «di rilevanti infrastrutture tecnologiche anche in ampliamento a situazione esistenti, compresa la posa in opera di parabole, antenne e impianti di teleconomicazione e trasmissioni dati, al di fuori delle aree previste fatte salve le esigenze di protezione civile».
Per l’assessore, in tutta la zona di Tovel non sono presenti aree predisposte alla realizzazione di impianti di telecomunicazione «che potrebbero nuocere all’elevato valore paesaggistico e scenico che ha tutta la vallata e di cui il Parco Adamello Brenta è garante. La richiesta di utilizzo dell’antenna di nuova costruzione per l’installazione di antenne adibite a telefonia mobile da parte di gestori commerciali va in contrasto con le norme del Parco, in quanto esula dalle funzioni di protezione civile».
Una deroga per gli operatori commerciali è sempre possibile, conclude Mauro Gilmozzi, in quanto il servizio di telefonia mobile può configurarsi di interesse pubblico «anche se va tenuto conto che in Val di Tovel la telefonia fissa per la tutela delle emergenze è comunque attiva».