Baite abusive alla Mendola, appello ai candidati

di Guido Smadelli

Un appello ai candidati, perché in caso di elezione si ricordino della vicenda delle baite abusive di Passo Mendola, situazione che – secondo il gruppo di minoranza di Cavareno - dovrebbe essere, se non presa in mano, almeno guidata dalla Provincia, data la complessità del caso e le complicazioni che la soluzione che si profila all’orizzonte può causare. 
«Chiediamo a tutti i candidati di occuparsi di questa vicenda ormai ultradecennale», afferma Carla Podetti, la capogruppo di minoranza.
 
«Non intendiamo in questa occasione sollevare polemiche, ma soltanto porre all’attenzione di quanti si sono candidati per un posto in Provincia la necessità di occuparsi di questa questione, soprattutto perché venga rispettato il contenuto di quella sentenza del Consiglio di Stato che nel 2014 ha sancito la piena proprietà del comune sui terreni su cui sorgono, o sorgevano, qualche decina di baite abusive».
 
Come noto, fin dagli anni ’60 delle persone, in buona parte residenti in provincia di Bolzano, avevano eretto dei ripari utilizzati in occasione della fienagione; in parte su terreno privato, e queste sono ormai situazioni sanate, molte su suolo pubblico, inalienabile per usucapione, soggetto ad uso civico di cui è stata privata per decenni la cittadinanza.
 
La battaglia legale intrapresa dal Comune è durata decenni, il Consiglio di Stato ha posto la parola fine, che comunque fine non è; nel frattempo uno o più ignoti hanno deciso di dar fuoco in più occasioni alle baracche abusive (qualcuno che ovviamente conosceva bene il territorio e la storia di questa vicenda), e attualmente l’amministrazione comunale sta stilando un piano attuativo per pianificare la possibile vendita e ricostruzione delle baracche (forse anche quelle rase al suolo dal piromane), con definitiva sistemazione di un’area degradata e, non di secondaria importanza, delle entrate nelle casse del comune. 
 
«Proprio questo, secondo noi, è da porre in discussione - afferma Carla Podetti -. Si fa un piano attuativo su una zona tuttora gravata da uso civico, e si vanno a regolarizzare degli abusi, probabilmente consegnando quei terreni e la possibilità di ricostruire delle villette a quanti per decenni ne hanno fruito, al di fuori di qualsiasi norma. Noi in consiglio comunale non siamo ascoltati, né siamo mai stati contattati e coinvolti nelle decisioni, per questo facciamo appello ai candidati alle elezioni provinciali perché si impegnino sul problema baite della Mendola. Da parte nostra - continua Podetti - abbiamo dato la massima disponibilità al dialogo, ma senza alcun risultato. Ai candidati vogliamo dire che questo è un caso da risolvere, che non è giusto svendere delle proprietà che sono bene pubblico, che il territorio provinciale, come lo è quello di Passo Mendola, va tutelato. Di analizzare se il significato di uso civico si possa coniugare con la vendita per pochi denari». 
 

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