Approvato il nuovo Statuto del Comune di Predaia
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto comunale, sostituendo lo Statuto dell’estinto Comune di Taio, che era applicato in via provvisoria.
«È una giornata storica per il nostro Comune - ha esordito il primo cittadino <+nero>Paolo Forno<+testo> - lo Statuto non contiene solo la disciplina dell’ente, ma anche i valori che vogliamo consegnare alle future generazioni». Durante la precedente seduta il sindaco aveva invitato tutti i consiglieri ad essere presenti, per sottolineare in maniera simbolica l’importanza dell’adozione dello Statuto, l’appello tuttavia è stato vano e lo Statuto è passato con 14 voti favorevoli su 18 componenti assegnati.
Lo Statuto è stato redatto da una commissione paritetica composta da Lorenzo Rizzardi, Ilaria Magnani, Luciano Gasperetti e Mauro Maccani.
Viste le evidenti difficoltà tecniche, la commissione è stata successivamente integrata nominando il compianto dottor Giuseppe Negri, già dirigente regionale ed esperto in materie di ordinamento dei comuni. Il sindaco di Predaia ha ringraziato anche il segretario generale Michele Calovi e l’ex segretario Giancarlo Casolli per il supporto nella stesura del documento. Il testo si apre con un preambolo scritto dal dottor Negri, che ripercorre le fasi della nascita del Comune di Predaia.
«Lungo la strada - recita il testo - abbiamo perso Sfruz e Ton ma, forse, abbiamo consolidato una unione a cinque fra gli Amministratori dei Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò che con uno sforzo unitario hanno consentito il brillante risultato del referendum del 13 aprile 2014, che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa».
Per la legge istitutiva del Comune di Predaia, l’ente aveva sei mesi per dotarsi dello Statuto, decorrenti dall’insediamento del sindaco, che risale al maggio del 2015. L’obbligo tuttavia non era corredato da alcuna sanzione, quindi lo Statuto del Comune di Taio ha governato la vita dell’ente per oltre 3 anni.
Lo Statuto indica Santa Giustina (7 ottobre) quale santo patrono del Comune di Predaia, anche agli effetti civili. Il documento individua poi la giornata del 13 aprile quale «giorno della fusione», a ricordo del referendum che ha sancito la nascita del Comune unico.
Il documento approvato contiene alcuni strumenti di democrazia partecipativa, in grado di condizionare e vincolare le scelte degli amministratori. Sono previste infatti richieste di informazioni, petizioni e proposte di atti amministrativi, che possono essere presentate dai cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età.
Le richieste di informazioni possono essere avanzate da singoli cittadini e il Comune è tenuto a dare risposta scritta entro il termine di 30 giorni. Le petizioni richiedono la firma di 50 cittadini e hanno lo scopo di proporre al Consiglio e alla Giunta la discussione in merito a argomenti di interesse collettivo. Le proposte richiedono la firma di 100 cittadini e consistono nella presentazione di una bozza di deliberazione, «a contenuto determinato di interesse collettivo» corredata da una relazione, sulla quale rispettivamente il Consiglio (entro 60 giorni) o la Giunta (entro 90 giorni) devono esprimersi.
Lo Statuto introduce poi un referendum confermativo delle modifiche statutarie, che può essere richiesto dal 10% degli elettori. La stessa percentuale di aventi diritto al voto può richiedere un referendum propositivo o consultivo, purché l’argomento non rientri in un elenco di materie sulle quali il voto non è ammesso. Anche il Consiglio comunale, purché si esprima a maggioranza assoluta, può disporre la convocazione del referendum.
La richiesta di referendum ha efficacia inibitoria fino all’espletamento della consultazione, una deroga a questo principio è consentita solamente previo parere favorevole del «Comitato dei Garanti del referendum». In questo modo il Comune autolimita l’esercizio dei propri poteri, in attesa di conoscere la volontà popolare. Inoltre, l’esito del referendum, se al voto si presenterà almeno il 20% degli aventi diritto, sarà vincolante nei confronti del Comune per un periodo di 3 anni: in questo modo si introduce un limite ulteriore e giustiziabile all’esercizio delle funzioni amministrative comunali.
Nel corso della seduta la nuova assessora Ilaria Magnani, subentrata di recente a Maria Iachelini, ha comunicato al Consiglio che il nuovo capogruppo di maggioranza sarà Francesco Chini di Segno.
Nella stessa seduta il Consiglio ha approvato all’unanimità il «Fascicolo Integrato Acquedotto» redatto dall’ingegner Dino Visintainer. «Il fascicolo - ha spiegato il vicesindaco Lorenzo Rizzardi -, sarò un valido strumento per la manutenzione dei nostri impianti». Rizzardi ha poi illustrato le novità che nel corso del 2019 riguarderanno l’acquedotto comunale, con importanti interventi sugli impianti di Vion, Priò e Vervò.