Associazione forestale Monte Roèn troppo estesa e per questo divisa in due
L’associazione forestale Monte Roèn, costituita nel 2004 dai comuni di Amblar, Coredo, Dambel, Don, Romeno e Sanzeno, oltre che dall’Asuc di Salter, viene sciolta. Ritenuta troppo estesa a livello di territorio montano da gestire, l’associazione viene divisa a metà; ipotesi già avanzata da tecnici e amministratori nell’aprile 2018, quando nel corso di un’assemblea consorziale era stata sottolineata la difficoltà di gestire un’area di quasi 150 chilometri quadrati, interessante 8 comuni e 9 Asuc; cui si aggiungeva la richiesta di farne parte del comune di Ton, equivalente a ulteriori 5 enti (tra comune e Asuc) e ulteriori 26 chilometri quadrati.
«La migliore operatività si ottiene con realtà di cui siano componenti una decina di enti», affermava a seguito di quell’incontro Stefano Brolpasino, dottore forestale impegnato in prima persona. «La divisione in due associazioni forestali di minori dimensioni va quindi ritenuta necessaria».
In questi giorni i consigli comunali di Cavareno e Dambel hanno approvato la convenzione per la nascita dell’Associazione forestale Mendola-Roèn, che comprenderà «solo» i territori dei comuni di Amblar-Don, Cavareno, Dambel, Romeno, Ruffré-Mendola e Sanzeno e relative Asuc, che vantano una superficie boschiva estesa circa la metà della preesistente associazione, tenuto conto che il solo comune di Predaia (nato dalla fusione di Taio, Coredo, Tres, Smarano e Vervò) ha una consistenza territoriale di oltre 80 chilometri quadrati. Al tempo stesso nascerà una seconda Associazione forestale, comprendente i comuni di Predaia, Sfruz e Ton, più relative Asuc. Tornando alla preesistente associazione forestale Monte Roèn, ora soppressa, basti un dato: la viabilità forestale dell’area presentava circa 200 chilometri di strade, con tutto il lavoro che ne deriva in termini di manutenzione. L’associazione non si occupava comunque solamente di manutenzione di strade e gestione del bosco; basta scorrere i progetti per cui è richiesto finanziamento sul Piano sviluppo rurale per trovare l’allargamento del sentiero e la messa in sicurezza di un percorso turistico nella forra del torrente Novella, la posa di recinzioni tradizionali in vari siti, il recupero di habitat in fase regressiva in ambiente pascolivo, progetti di miglioramento paesaggistico, l’approvvigionamento idrico per la malga di Smarano e Sfruz, la valorizzazione di popolamenti misti di latifoglie, un sentiero didattico a nordest di Coredo, uno analogo in località Cirò, il ripristino di un lariceto e una pineta sui dossi di Coredo e Tavon, il mantenimento di sistemi silvopastorali con il ripristino di pascoli alberati a Malga Zuol, la sistemazione di fenomeni di instabilità in atto sul sentiero dei Calisti di Romeno.
«Si tratta di un’area troppo vasta da gestire», commentava la scorsa estate il presidente dell’’ormai ex Associazione forestale Monte Roen, Paolo Pellizzari, sindaco di Sanzeno. «Per questo è stato deciso di dividerla a metà».
Il presidente aveva annunciato decisioni nel breve periodo; con le prime delibere consiliari per lo scioglimento dell’Associazione esistente e la suddivisione in due realtà meno estese, l’annuncio di qualche mese fa diventa operativo. Le finalità delle due Associazioni forestali nascenti comunque non cambiano: al primo posto sono sempre la gestione in forma congiunta del patrimonio boschivo e la vendita del legname da opera e dei prodotti legnosi uso commercio, oltre al coordinamento di tutti gli interventi progettati sui territori boschivi delle pendici del Monte Roèn.