Il dizionario nòneso-ladino per i giovani è ora in vendita
A Romeno, in occasione della presentazione del dizionario nòneso-ladino, Caterina Dominici, del direttivo dell'Associazione Nònesa ladina Rezia per la salvaguardia della cultura nònesa-ladina, si è detta preoccupata per la continua e inevitabile erosione di un patrimonio linguistico antico appartenente alla valle del Noce, il nòneso-ladino appunto. Proprio per questa motivazione in collaborazione con l'Accademia della Lingua Nònesa ladina, è stato realizzato il primo dizionario nòneso-ladino dell'epoca moderna (edizioni Francisci) - dopo quello di Enrico Quaresima edito nel 1964 - il primo in assoluto che riporta le duplici versioni nòneso-ladino - italiano e italiano - nòneso-ladino. Un'opera collettiva maturata nel corso di anni, promossa dall'Accademia della Lingua Nònesa-Ladina e in particolare dal suo presidente Candido Marches. Anche quest'ultimo, spinto dal desiderio di non perdere un pezzo di identità culturale e linguistica del Trentino ha commentato: «Siamo arrivati appena in tempo, rischiavamo di perdere un bagaglio culturale inestimabile».
«Abbiamo riscontrato fra i giovani nonesi - spiega Dominici - uno spiccato senso di appartenenza alla loro terra e alle loro origini linguistiche ladine, ecco perché abbiamo voluto realizzare questo dizionario di facile fruizione, proprio per giovanissimi: le nuove generazioni che parlano il dialetto, ma che dell'antica parlata nònesa hanno solo qualche riminiscenza».
In questo dizionario sono stati raccolti molti termini in disuso. Espressioni, locuzioni, verbi e sostantivi di grande potenza semantica e dai suoni singolari, anche per i notevoli raggruppamenti consonantici. Proprio per queste caratteristiche peculiari il nòneso-ladino desta un vivo interesse fra scrittori e linguisti dell'Ottocento.
E per i detrattori della lingua, quelli che credono sia solo un dialetto come tanti, Dominici sottolinea: «Una parlata non è più dialetto quando contiene una coerente morfologia, sintassi e lessico che si scostano sia dalla lingua nazionale, sia dalle parlate o dialetti vicini e questo è il caso del nòneso-ladino». Secondo vari linguisti tra cui il glottologo David Wilkinson la parlata nònesa è una lingua neolatina parimenti al portoghese, il quale ricorda che è dimostrato come questa parlata, derivante dalla dalla lingua latina, fosse usata dalla popolazione stanziata lungo il fiume Noce già nel '46 dopo Cristo, come riporta la Tavola Clesiana che assegna agli Anauni la cittadinanza romana. A detta di alcuni giovani presenti in sala il moderno dizionario nòneso-ladino «è un dizionario da tramandare alle generazioni future» e sarà per loro un supporto valido al fine di non perdere una parlata antica a cui sono molto legati. Il dizionario, edito da Aldo Francisci, sarà disponibile e acquistabile in alcuni punti vendita di valle.