Azzannato dal lupo cecoslovacco, lo scultore Conta ringrazia chi l'ha salvato
Dopo giorni di preoccupazione, il pittore e scultore noneso Livio Conta può annunciare di essere fuori pericolo: aggredito dal cane del figlio il 30 dicembre scorso, ha riportato gravi danni alla faccia ed al collo, ma per fortuna non è più in pericolo di vita, e lo scrive in una lettera al nostro giornale in cui ringrazia i soccorritori ed i sanitari dell’ospedale di Cles.
Scrive Conta: «Mi sento in dovere di esprimere la mia profonda gratitudine a quanti mi hanno prestato soccorso con vera umanità in seguito all’aggressione del cane. In modo particolare ringrazio i passanti intervenuti, i vigili del fuoco volontari di Monclassico, gli operatori del 118 e le forze dell’ordine.
Ringrazio veramente di cuore anche i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso di Cles e di Trento e del reparto “Osservazione breve”, che hanno prestato le loro cure con vera premura, gentilezza e competenza. Un grazie anche a tutti coloro che si sono interessati allo stato della mia salute e hanno dimostrato vicinanza a tutta la famiglia».
Per l’artista, aggredito da un grosso lupo cecoslovacco che aveva agguantato una gallina, che Conta cercava di sottrargli, restano le conseguenze: è stato miracolato in quanto il cane lo ha morso al collo e gli ha sfiorato la carotide, poteva morire in pochi istanti dissanguato.
Non solo: per la ferocia dell’agguato del cane, gli hanno dovuto ricucire le orecchie strappate a morsi, e suturare la testa con cento punti per richiudere le ferite. In più, ha rischiato di perdere un occhio, lesionato dai morsi, ed ha ferite anche suu un braccio con cui ha provato a difendersi.
Conta, classe 1939, è nativo della Val di Sole ed è un pittore e scultore di fama internazionale.