Melinda sotto attacco con "bufale" su Facebook

Il pericolo dei social network è questo: la diffusione di notizie false, che però passano da utente a utente ed alla fine vengono credute vere. In molti casi chi viene preso di mira prova a difendersi, ma è davvero molto difficile soprattutto quando i "post" diffamatori girano su gruppi chiusi, cioè visibili solo a chi ne fa parte, e spesso si tratta di decine di migliaia di persone.

Ora è il caso di Melinda, al centro da qualche tempo di una vera campagna denogratoria. L'ultima notizia (falsa) in ordine di tempo è legata al presunto codice sulle etichette. Un falso che è stato smascherato dal noto sito di "fact checking" Butac (Bufale un tanto al chilo).

E' il redattore "maiconengel" a spiegarci che girano questi post (nella foto in basso) nei quali si dice che la piccola lettera che compare sotto la scritta Melinda (oltre al numero sul lato dell'etichetta blu) indicherebbe che la mela è stata sottoposta a trattamenti con gas tossici. Scrive Butac: "Davvero quella F significa quelle cose? No, basta andare a leggere il sito di Melinda con la spiegazione delle etichette per scoprire che quella lettera identifica la cooperativa che l’ha coltivata. Chi ha creato quel testo spero venga denunciato da Melinda, perché è ora di smetterla di vedere bufalari che diffamano in questa maniera prodotti alimentari di vario genere. Per me è abbastanza palese che alle spalle di questi soggetti ci siano interessi economici. Ma evidentemente questo dettaglio non è chiaro a tutti". Leggi la spiegazione di cosa contiene l'etichetta. 

Per il Butac (che spesso utilizza docenti universitari per smontare analiticamente le false notizie), la campagna denigratoria è in atto da tempo, ed infatti si citano altri siti internet che parlano di Melinda e delle mele del Trentino mischiando non meglio identificate "voci", articoli di altri siti e via dicendo. Tutto con una approssimazione sospetta.

Stavolta si tratta di un post con intenti denigratrori commerciali. Ma molto spesso lo stesso schema viene usato per denigrare avversari politici con notizie false. Ancora una volta, un solo consiglio: non credete a tutto quello che passa su facebook: informatevi bene, perché la fonte "c'è scritto in un sito internet" o la ricerca con Google non bastano, occorre anche saper distinguere l'informazione dalle bufale. Un tanto al chilo.

 

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