Mozart e jazz nei campi: la ricetta di Sofia Panizza «fa bene alle erbe officinali»
Jazz, rock, classica... di qualsiasi musica si tratti, sono tanti i benefici che garantisce alla salute. Riduce l’ansia, migliora le relazioni sociali. Insomma, un vero e proprio antistress. Ma lo sarà anche per le piante? Ne è convinta Sofia Panizza, coltivatrice di erbe di montagna dell’Alta Val di Sole.
A Vermiglio, piccolo borgo gioiello incastonato tra il Parco Nazionale dello Stelvio e Passo Tonale, ai piedi della Cima Presanella e a qualche chilometro dal ghiacciaio Presena, questa signora instancabile porta avanti – anche in piena emergenza Coronavirus – un raccolto sano e ricco di principi attivi: arnica, camomilla, fiordaliso e tante altre erbe di montagna, utili sia per la cosmesi sia per tisane al gusto di natura. Aria pulita, acqua pura, terra incontaminata e tanto sole sono alla base di un raccolto carico di principi attivi, che riesce a crescere grazie anche a questo curioso impianto per la diffusione della musica: Sofia, infatti, diffonde quotidianamente nel campo le melodie di Mozart e Vivaldi, alla frequenza di 432 hertz.
“Ho fatto molte ricerche - spiega Sofia - e ho letto che le basse frequenze della musica classica potrebbero sia stimolare la produzione di sostanze che migliorano il sistema immunitario delle piante, sia tenere lontani gli insetti che la danneggiano.” Quando arrivano i turisti, d’estate, Sofia li invita a visitare il suo campo, li coinvolge nella raccolta e propone loro laboratori didattici, anche per i bambini. “C’è qualcosa di meglio di un tour guidato in mezzo ai fiori, a 1250 di altezza? I turisti stranieri ne vanno pazzi, ma sono sicura che sarà apprezzato molto di più anche dagli italiani, dopo questi lunghi mesi chiusi in casa”.
Il lockdown ha fortemente compromesso spazi e pazienza di tutti. “Per fortuna che c’era Sofia con la sua musica” ammette Giovanni Delpero, un vicino dell’azienda agricola Erbevive. “La melodia di sottofondo alle nostre giornate di quarantena è stata una luce”.
A Vermiglio, uno dei comuni più colpiti del Trentino dal virus, si guarda con fiducia all’estate, una stagione di rinascita, e di speranza, anche a suon di musica.