Abbattuto un filare di meli a Denno nuovo «avvertimento» a William Cattani sullo sfondo la vicenda tettoie abusive
Se dici Denno, dici danno. Parafrasando lo scherzoso gioco di parole riferito (quasi sempre ingiustamente) alle donne, questa è la fotografia del paese che giunge da un paio di mesi a questa parte dai frutteti di William Cattani.
Lo scherzo però finisce proprio nel gioco di parole, perché la realtà che esso sottende fa tutto fuorché ridere. Dopo il taglio dei teloni anti pioggia e anti drosophila a protezione dei suoi ciliegi subìto nella notte fra il 30 giugno e il 1 luglio scorsi, preceduti all’inizio di giugno dal taglio di alcuni tubi dell’impianto di irrigazione a goccia in un altro suo campo di mele, Cattani nei giorni scorsi ha dovuto ricorrere nuovamente ai carabinieri.
Lo ha fatto venerdì mattina, dopo aver scoperto che nella notte ignoti gli avevano mandato radici all’aria una cinquantina di meli biologici carichi di frutta non ancora matura (e quindi da buttare) in località Maso Nicole.
«Il vigliacco che ha agito ha usato una grossa trancia da cantiere - spiega il 33enne agricoltore di Denno -. Con essa ha tagliato di netto il tirante in acciaio che tiene in tensione il filare di meli e lo ha fatto collassare. A cedere è stato solo mezzo filare, che nel cadere fortunatamente non ha innescato il possibile effetto domino sui filari interni, ma un bel danno comunque mi è stato arrecato».
In mattinata i carabinieri hanno svolto il sopralluogo e redatto il verbale, in attesa della denuncia che contro ignoti che verrà formalizzata da William Cattani a inizio settimana.
«Il danno complessivo supera i 5.000 euro - spiega la vittima -. Alla perdita dei frutti delle 50 piante di Golden biologiche stimabile attorno ai 550 euro, si devono sommare 400 euro per la piatumazione di nuovi meli e 300 euro per le riparazioni dell’impianto. A queste perdite dirette, vanno poi aggiunti circa 4.000 euro per il mancato raccolto per gli anni necessari al raggiungimento della piena produzione».
Che Cattani sia finito nel mirino di qualcuno a cui nella migliore delle ipotesi sta poco simpatico, ormai è evidente. Peraltro non può essere sottaciuta la coincidenza dell’inizio dei dispetti in campagna, con l’interessamento di Cattani alla regolarità di legnaie e capanni presenti nelle campagne di Denno, dopo che a lui era stata fatta rimuovere una struttura analoga perché abusiva.
«La tettoia che avevo realizzato, io l’avevo smantellata subito dopo che mi era stata contestata l’irregolarità. A Ferragosto, poi, con un mio amico ho completamente ridotto allo stato precedente il terreno, portando via dal mio campo anche tutto il materiale usato per farla. Avrà dato fastidio anche questo?» si chiede con amara ironia Cattani.
In realtà ciò che qualcuno probabilmente vuole far pagare al giovane imprenditore agricolo, potrebbe essere il suo attuale impegno a verificare la legittimità giuridica di tutte le strutture presenti nelle campagne di Denno: «La materia mi interessa - ammette Cattani -. Come io ho eliminato la mia struttura abusiva, trovo giusto da cittadino di Denno che eventuali altre costruzioni irregolari vengano fatte togliere di mezzo dall’autorità».