Castel Valer, un "gioiello" da circa 10 milioni di euro

Il conte Spaur stava trattando la cessione con la Provincia

VILLE D'ANAUNIA - Sono trascorse quasi due settimane da quando il conte Ulrico Spaur si è spento in una clinica in Germania. Si è addormentato serenamente il più tenace custode di Castel Valer, gioiello architettonico, storico e artistico che il conte Spaur ha amato così tanto e così profondamente. Un maniero unico, di eccezionale bellezza e straordinaria maestosità. Ora che l'ultimo guardiano di questa dimora medievale se n'è andato, quale sarà il futuro di Castel Valer? L'eredità lasciata dal conte rimarrà ai suoi quattro figli, ma da tempo si parlava di una trattativa (sembra sulla base di una cifra vicina a una decina di milioni di euro, coperti in gran parte da permute) per l'acquisizione da parte della Provincia di uno dei tesori più preziosi del nostro territorio.

Il dialogo tra le parti, a quanto pare, era fitto e vedeva anche il sostegno e lo stimolo, manifestati in una lettera inviata agli organi provinciali, da parte del sindaco di Ville d'Anaunia Samuel Valentini, in qualità di ente capofila, dei commissari delle Comunità della Val di Non e della Val di Sole Silvano Dominici e Guido Redolfi e dei presidenti delle Apt delle Valli del Noce, Lorenzo Paoli per la Val di Non e Luciano Rizzi per quanto riguarda la Val di Sole. Dopo un incontro organizzato con l'ufficio della presidenza al quale erano presenti i massimi dirigenti provinciali, è seguita un'altra lettera, firmata dal sindaco Valentini e dal commissario Dominici, nella quale si ufficializzava la disponibilità a contribuire alla quota "liquida" della trattativa (a quanto pare circa un milione e mezzo di euro) con 500 mila euro complessivi, di cui 251 mila a carico del Comune di Ville d'Anaunia e 249 mila della Comunità di Valle.

«In questo modo abbiamo voluto sottolineare la valenza del progetto, dimostrando la volontà del territorio di esserci e di fare la propria parte - spiega Silvano Dominici -. Castel Valer è un patrimonio della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione che sarebbe giusto portare sotto la tutela della mano pubblica. La Val di Non sta portando avanti un percorso di forte sviluppo turistico, in cui i castelli giocano un ruolo fondamentale, come ci insegna l'esperienza di grande successo "Il trenino dei castelli"».Meno loquace, almeno in questa fase, è il sindaco di Ville d'Anaunia Samuel Valentini. «Per il momento non rilascio dichiarazioni su trattative in corso - sono le sue parole al telefono -. È chiaro comunque che l'acquisto da parte della Provincia di Castel Valer sarebbe molto importante non solo per la Val di Non, ma per tutto il Trentino in generale». Il conte Spaur vedeva sicuramente un interlocutore privilegiato nella pubblica amministrazione. Anche se negli ultimi tempi il castello era stato messo in vendita sul sito di un'agenzia specializzata in immobili storici. Il prezzo? 16 milioni di euro.

«Stavamo costruendo un dialogo importante con il conte - racconta Silvano Dominici -. L'auspicio è che i figli tengano fede all'orientamento del padre, il quale vedeva di buon occhio il passaggio alla proprietà pubblica».A confermarlo è anche Massimo Goio, per tanti anni al fianco di Ulrico Spaur e suo "braccio destro". «Anche se c'era ancora distanza nella trattativa e delle perplessità da parte sua, il conte ambiva a mettere in mano Castel Valer all'ente pubblico, perché lo vedeva come la prolunga di una custodia - rivela -. Il conte Ulrico è stato davvero il suo custode, ha messo anima e corpo nel castello, e anche denaro, per portarlo alla sua bellezza originale. Lo ha fatto come segno di rispetto nei confronti della storia della sua famiglia, dei suoi avi». Gli Spaur, infatti, sono proprietari del castello da ben 7 secoli. È sicuramente presto per sapere le intenzioni degli eredi e per conoscere il futuro di un castello che ha scritto pagine e pagine della nostra storia. Certo è che, nel caso in cui i figli decidessero di seguire le intenzioni del padre, il Trentino intero non potrebbe lasciarsi sfuggire questa opportunità.

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