E’ morto l’apicoltore Andrea Paternoster, coinvolto giovedì nel gravissimo incidente in A22
Aveva 54 anni, ed era famoso in tutta Italia per la qualità delle sue produzioni a marchio Mieli Thun: da due giorni era ricoverato in rianimazioni in condizioni disperate
LE FOTO Le immagini dello scontro
IL VIDEO Il filmato dell'incidente
VAL DI NON. Non ce l’ha fatta, Andrea Paternoster, titolare dell’azienda di Ton Mieli Thun, coinvolto nel pauroso incidente avvenuto giovedì pomeriggio in A22, in corsia sud, all’altezza dell’area di servizio Nogaredo ovest. L’imprenditore, 54 anni, si trovava sul furgone condotto da un trentenne: il mezzo, per cause in corso di accertamento, ha tamponato violentemente un tir che procedeva lentamente in coda.
Sia il guidatore che il passeggero sono stati estratti dal furgone con l’aiuto dei vigili del fuoco, quindi stabilizzati e trasportati in elicottero all’ospedale Santa Chiara. Entrambi sono stati giudicati subito dai medici molto gravi. Il più grave proprio Paternoster, ricoverato in rianimazione in prognosi riservata. E purtroppo non sono bastate le cure: è deceduto oggi.
Andrea Paternoster era noto per la sua passione per le api e per l’attività imprenditoriale (ereditata dal nonno, così come il suo nome) non solo in Trentino: i suoi mieli vengono utilizzati nelle cucine stellate internazionali. L’azienda di Ton a partire dagli anni Novanta realizza la sua produzione valorizzando il patrimonio botanico nazionale, grazie a circa 1400 alveari dislocati in 60 diverse zone produttive che permettono alle proprie api operaie anche di bottinare, ossia di raccogliere vari tipi di pollini e nettari, in modo "nomade". Il team di apicoltori era diretto dello stesso Andrea Paternoster.
Sulla dinamica dell’incidente sono ancora in corso accertamenti da parte della polizia stradale in servizio in A22. Gli agenti cercheranno di capire se all’origine dello schianto ci sia una distrazione o un malore. È stato appurato che la coda, che si era formata da alcune ore in corsia sud, era ben segnalata. C’erano i pannelli mobili oltre alle pattuglie che monitoravano la situazione e due ausiliari del traffico che segnalavano i rallentamenti. Segnalazioni che, purtroppo, non sono bastate ad evitare il tamponamento.