Santuario di San Romedio, a breve il via all'iter per diventare patrimonio Unesco
L'annuncio del vicepresidente della Provincia, Mario Tonina: «Organizzeremo una riunione con la sindaca di Predaia Giuliana Cova e gli altri primi cittadini della zona»
IL RACCONTO “Il tempo del silenzio”, documentario di Katia Bernardi sul santuario
COREDO. Il santuario di San Romedio, gioiellino storico, artistico e religioso incastonato su uno sperone di roccia nel suggestivo scenario naturale di Predaia, potrebbe presto diventare "Patrimonio dell'Umanità".
Durante la visita in val di Non da parte della giunta provinciale, l'assessore e vicepresidente Mario Tonina ha annunciato che tra non molto sarà dato avvio all'iter per questo importantissimo riconoscimento.
«Poche settimane fa sono stato in visita al santuario di San Romedio, dove ho incontrato il priore padre Giorgio Silvestri - ha dichiarato Tonina - A breve organizzeremo una riunione con la sindaca di Predaia Giuliana Cova e gli altri primi cittadini della zona per avviare questo percorso che potrà portare San Romedio a essere riconosciuto come "Patrimonio dell'Unesco".
Abbiamo avuto anche la condivisione da parte del vescovo monsignor Lauro Tisi e credo che si tratti di un passaggio molto importante per questo territorio».
A dare il la all'iniziativa era stata lo scorso autunno, attraverso una mozione, la consigliera provinciale Paola Demagri. Il documento era stato approvato all'unanimità, e ora pare sia giunto davvero il momento di portare in Val di Non un riconoscimento così prestigioso. Il santuario di San Romedio è dedicato alla figura dell'eremita San Romedio, situato su un ripido sperone di roccia, nello splendido scenario naturale della Val di Non, nei pressi di Sanzeno.