“Rapiscono” dei tordi dal nido nei campi della Val di Non: due denunce
L'operazione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Corpo forestale del Trentino ed i locali custodi forestali comunali. Una volta recuperati, gli uccelli sono stati consegnati al Centro di recupero avifauna di Trento, gestito dalla Lipu, per le cure necessarie
CLES. È di due denunce il bilancio dell'operazione di contrasto al prelievo di uccellini dal nido nei meleti della media Val di Non, realizzata grazie alla collaborazione tra il Corpo forestale del Trentino ed i locali custodi forestali comunali. Va detto che questa attività illegale è storicamente registrata sul territorio trentino e non solo, in particolare nelle coltivazioni a frutteto. Tanto che le due persone identificate provenivano da fuori provincia.
Nei giorni scorsi, durante lo svolgimento di attività di vigilanza del territorio da parte dei custodi forestali dei Comuni di Ville d’Anaunia e Cles, sono state individuate due persone che, durante una giornata di pioggia intensa, provviste di stivali in gomma si allontanavano dall’auto per inoltrarsi nelle coltivazioni di melo presenti in zona, perlustrando con particolare attenzione le chiome degli alberi.
Le successive attività di osservazione e controllo - condotte dal personale del Corpo forestale del Trentino - hanno permesso di accertare il prelievo illecito di nidiacei, appartenenti alla specie tordo bottaccio (Turdus philomelos) conservati in una piccola borsa di plastica. Una volta recuperati, gli uccelli sono stati consegnati al Centro di recupero avifauna di Trento, gestito dalla Lipu, per le cure necessarie e per la successiva liberazione in natura una volta ritenuti abili al volo e autosufficienti.