Ciclocross mondiale sulla neve in Val di Sole: «Che desolazione, non c'era pubblico»
La dura accusa di un direttore sportivo: «In Irlanda e in Francia tantissimi bambini e famiglie. A Vermiglio era un’impresa anche trovare un panino e una bevanda calda»
VERMIGLIO. Spettacolari le gare di ciclocross sulla neve, che sono andate in scena in Val di Sole nello scorso weekend. Perfetto il camp odi gara, lotta serrata fra gli specialisti, ma… peccato che non c’era il pubblico.
La denuncia, che è diventata virale sulle pagine social dedicate al ciclismo in Italia, è contenuta nella lettera di un direttore sportivo. Che non le manda a dire.
«Il ciclocross italiano non attraversa un momento semplice. Ai pochi risultati sportivi su aggiungono le scarse capacità organizzative di attirare pubblico ed avvicinare i giovani», scrive il responsabile di una squadra di ciclocross e ci racconta la desolazione di Vermiglio, mettendo la gara italiana a paragone con altre gare di ciclocross organizzate in altri paesi.
«Sono il dirigente di una squadra di ciclocross e giorni dopo la prova di Coppa del Mondo a Vermiglio voglio lanciare il mio grido di dolore. Sono rammarico di quanto visto a Vermiglio. Non parlo dei risultati, quelli sono stati nelle previsioni della vigilia. Parlo dell’aspetto organizzativo e del contesto. Avendo girato innumerevoli campi gara di ciclocross posso dire con certezza che questa specialità riesce a coinvolgere tantissime persone, non solo in quei paesi ad alta traduzione ciclocrossistica, ma anche in paesi dove la cultura del ciclocross è di scarsa rilevanza. La prova prima di quella di Vermiglio sono state disputate in Irlanda e Francia, non certo terre di tradizioni ciclocrossistiche, eppure il pubblico straripante affollava il campo gara già dal mattino. Una festa per le famiglie dove era possibile trascorrere la giornata tra divertimenti (ecco perché molti bambini seguono il ciclocross) e locali allestiti per l’occasione dagli organizzatori. C’erano diverse proposte di ingresso: il singolo biglietto e quello dove erano comprese le consumazioni nelle aree attrezzate. Tutto molto bello.
Vengo a Vermiglio. Il campo gara innevato, unico al mondo. Avrebbe dovuto attirare migliaia di spettatori e invece ad assistere alle gare c’eravamo solo noi addetti alle squadre più qualche parente e amico. Una desolazione vergognosa. Pochi bambini ad sssistere e pochissime alternative di svago. Anche mangiarsi un panino e bere qualcosa era una missione impossibile. Scusate lo sfogo, ma era impossibile non fare emergere queste mancanze. Una gara di Coppa del Mondo merita di più. Lo spettacolo offerto dal ciclocross merita di più e l’Italia, con queste organizzazioni, non ci fa una bella figura».
Foto Giacomo PODETTI – Ufficio stampa