La Ciaspolada si arrende: sempre meno neve, e temperature primaverili, la gara sarà in gran parte a piedi
Il Comitato ci ha pensato su fino all’ultimo, ma per la competizione di sabato 6 gennaio si getta la spugna. Ma con una soluzione innovativa: 5 chilometri a piedi e l’ultimo con le ciaspole
VAL DI NON. Anche la Ciaspolada deve arrendersi al cambiamento climatico (alla faccia di chi dice che non esiste): impossibile, ormai, garantire l’innevamento del percorso. E allora la storica gara trentina cambia formula: un misto fra corsa a piedi e con le ciaspole.
Se è vero che la necessità aguzza l’ingegno, lo staff che organizza da mezzo secolo la Ciaspolada non si è mai fatto mancare né la prima né, per fortuna, il secondo. Anche per questo la popolare corsa con le racchette da neve organizzata in Alta Val di Non ha potuto attraversare indenne dieci lustri. Questa volta la sfida si presentava davvero impegnativa: come dare vita alla gara dovendo fare i conti con una totale assenza di neve e con temperature più vicine a quelle primaverili che a quelle proprie dell’inizio dell’anno?
Sono state vagliate, fino a poche ore fa, tutte le soluzioni adottate in circostanze simili, mai così estreme in verità, in passato, dalla competizione lungo le strade di Fondo a quella sulla pista da sci della Mendola, dalla corsa alle Regole di Malosco alla gara podistica tout court. Alla fine la decisione è caduta su una novità assoluta, ovvero una combinata, che ricorda da vicino il meccanismo delle sfide di sci alpinismo, ovvero una corsa da percorrere in parte con le scarpe da running e in parte con le racchette da neve ai piedi.
Il percorso che atleti e bisonti affronteranno sabato 6 gennaio sarà dunque allestito nella piana dei Pradiei, come le edizioni più riuscite della manifestazione. La partenza sarà posizionata all’altezza della strada che porta a Vasio, da lì i concorrenti percorreranno 5 chilometri in modalità podistica, poi, ad un chilometro dall’arrivo, che sarà posizionato a Fondo, sopra al Palanaunia, gli atleti dovranno indossare le ciaspole, all’interno di un’area dedicata, per poi proseguire sulla neve.
Vincerà chi correrà più veloce, ma anche chi sarà più abile ad indossare gli attrezzi, un po’ come succede con il “cambio pelli” nello sci alpinismo. Le condizioni meteo, d’altronde, non consentono di nutrire alcuna speranza in merito all’abbassamento della temperatura e all’arrivo di qualche precipitazione, dunque meglio cominciare subito a organizzare una proposta alternativa che affidarsi al destino.
La gara sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di venerdì 5, che avrà un programma particolare, dovendo celebrare 50 edizioni. Alle 16.30 al Palanaunia di Fondo si comincerà con l'omaggio ai campioni del passato e ai capi gruppo che si sono distinti negli anni per la capacità di coinvolgere le persone in questo evento, poi toccherà al Corpo bandistico di Fondo chiudere questa prima parte. La seconda si svolgerà, a partire dalle ore 17.30, all’aperto, in piazza San Giovanni, dove, dopo uno spettacolo di luci e immagini, si esibirà nuovamente il corpo bandistico locale; seguiranno la cerimonia di accensione del tripode, la fiaccolata lungo le vie del paese e lo spettacolo di fuochi d’artificio.