Bicigrill di Pellizzano in fumo, i titolari: "Tutto distrutto, andare avanti è dura"
Non si è salvato niente, Michela Delpero era andata via a mezzanotte ed era tutto a posto. Ora per il Comune ingenti spese di demolizione totale
IL FATTO Allarme alle 2 di notte, pompieri in azione
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PELLIZZANO. «È andato tutto distrutto: non si è salvato niente. Non siamo riusciti a salvare neppure provviste o altro, perché è andato tutto bruciato. Adesso guarderemo avanti, ma pensarci ora è dura».
È comprensibilmente sconfortata Michela Delpero, a cui da un anno e mezzo era stata affidata la gestione del bicigrill di Pellizzano. Il locale era pronto ad affrontare la nuova stagione: da qualche giorno era entrato in vigore l'orario estivo, con l'apertura tutti i giorni fino alle 23.
Anche mercoledì i gestori se n'erano andati poco prima di mezzanotte, dopo la chiusura e le pulizie. «Era tutto in ordine, non c'era niente di strano», spiega Delpero.
L'unica consolazione, per l'esercente, è quella di poter contare su un'altra fonte di sostentamento, dato che gestisce anche il bar Iob a Fucine di Ossana. Anche se l'investimento nel locale di Pellizzano, con le sue potenzialità e il bacino d'utenza, era stato consistente. Una perdita non solo per l'esercente, ma per l'intera comunità.
A salvarsi sono stati soltanto i locali degli spogliatoi dello stadio del fondo e del campo di calcio, anche se per l'estate si pensa già a strutture mobili con le quali poter offrire un servizio ai fruitori dell'area sportiva e della ciclabile. Ma prima di pensare a un "piano B" sarà necessario comprendere - anche da parte del Comune - quanto comporteranno i lavori di abbattimento. Mentre continuano le indagini dei Carabinieri, che dovranno ricevere dai vigili del fuoco la perizia sulle cause del fuoco, e prove di un eventuale dolo.