Persone / Riconoscimento

Cles, l'omaggio a Carlo Claus, leggenda dell’alpinismo e ora Genziana d’oro

In cinquecento in piedi ad applaudire il fortissimo scalatore classe 1926, premiato anche dal Filmfestival, presentato in una serata organizzata dalla sezione Sat da tanti «big» della montagna, da Martini a Larcher a Casarotto

di Fabrizio Brida

CLES. Quasi 500 persone, in piedi ad applaudire un grande alpinista, un grande uomo, un grande in tutti i sensi. È la cartolina finale della serata "Carlo Claus alpinista della storia", organizzata dalla sezione Sat di Cles e andata in scena venerdì all'auditorium del polo scolastico.

Una serata in cui si è parlato di imprese verticali e di cime raggiunte e in cui le risate si sono alternate a momenti di forte emozione, una serata in cui gli amici di Carlo Claus, classe 1926, gli hanno reso omaggio e si sono stretti a lui in un abbraccio colmo di affetto e di sincera gratitudine.

È stata anche l'occasione per vedere proiettato sul grande schermo il filmato "Carlo Claus alpinista della storia", che ha dato il titolo alla serata e che è stato confezionato dal regista solandro Claudio Redolfi. La platea si è così lasciata incantare dalle immagini mozzafiato delle sue scalate, dai racconti (naturalmente in dialetto) e dalle avventure di Carlo Claus, conditi da una spontaneità e da una semplicità disarmanti.

Nel corso della serata, brillantemente condotta da Massimiliano Debiasi e allietata dai canti di montagna della Libera Coralità Clesiana, c'è stato spazio per tanti interventi: quelli del vicepresidente nazionale del Club Alpino Accademico Italiano Guido Casarotto e del presidente della Sat Centrale Cristian Ferrari, che ha sottolineato come Carlo Claus rappresenti «un esempio per i giovani, grazie a quel fuoco che ha dentro e che continua ad ardere», quelli di Luciano Ferrari, presidente della Sosat, e di Renzo Fracalossi, presidente del Club Armonia.

«Carlo Claus è semplicità e passione, gli unici sostantivi che si addicono alla montagna - è stato ricordato -. Una passione vera e unica, la sua, che gli ha dato la spinta e lui ne ha fatto un canto lungo quasi un secolo».

È toccato poi alle parole di Christian Della Maria, insignito insieme a Claus del Chiodo d'Oro Sosat nel 2017, di Rolando Larcher, alpinista di livello internazionale, di Elio Orlandi, guida alpina e noto apritore di itinerari soprattutto sul Brenta, di Fausto Ceschi degli Armonici Cantori Solandri, del "mito dell'alpinismo" Sergio Martini, settimo uomo al mondo e secondo italiano (dopo Reinhold Messner) ad aver scalato tutte le 14 vette superiori agli 8.000 metri, emozionato nell'esprimere la sua sincera gratitudine e il suo affetto fraterno a Carlo Claus.

C'erano anche Mario Casanova, Gianfranco Corradini, il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi e tanti altri amici legati dalla corda della passione per le vette. E proprio nel corso della serata è stata conferita a Claus la Genziana d'oro alla carriera del Trento Film Festival.

Non sono mancate le "carrambate", i momenti di leggerezza e simpatia che hanno strappato risate e sorrisi ai tantissimi presenti. Tutti in piedi, alla fine, ad applaudire Carlo Claus.

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