Agricoltura / Maltempo

Furiosa grandinata in Val di Sole e Non sabato mattina all'alba: si contano i danni, oggi i periti nei campi

Colpite la Bassa Val di Sole, da dove è partita la "strisciata", il Mezzalone, la Terza Sponda e Alta Val di Non fino a Romeno, con una coda fino a Vervò

di Fabrizio Brida

VAL DI NON-VAL DI SOLE. Per la conta dei danni è ancora presto (solamente nella serata di oggi  si riuscirà ad avere un quadro più preciso), ma ciò che è certo è che una grandinata così, all'inizio della raccolta della mela Golden, qualche preoccupazione la desta.

Erano circa le 6.20-6.30 di sabato mattina quando un importante fronte temporalesco ha interessato le Valli del Noce, colpendo con una violenta grandinata le zone della Bassa Val di Sole, da dove è partita la "strisciata", del Mezzalone, della Terza Sponda e dell'Alta Val di Non fino a Romeno, con una coda fino a Vervò.

Pare poi sia stata coinvolta anche una microzona a Sporminore, senza causare però troppi danni.

«Per capire meglio l'entità dell'accaduto bisognerà attendere un paio di giorni, ma è chiaro che la preoccupazione c'è, anche perché siamo in piena raccolta, un periodo già di per sé piuttosto impegnativo - commenta il presidente di Coldiretti Trentino-Alto Adige Gianluca Barbacovi -. Quando la grandine arriva così tardi, con la mela matura e pronta per essere colta, la probabilità che provochi danni è elevata. Dalle prime informazioni pare che in alcune aree gli effetti siano importanti, mentre in altre zone dovrebbero essere limitati».

Nella parte alta della Val di Non, tra l'altro, la raccolta della mela Golden - la varietà più diffusa con quasi il 70% di produzione - è appena iniziata. E in certi casi i chicchi di ghiaccio hanno colpito la frutta già nei cassoni.«Solitamente il raccolto viene conferito al magazzino in giornata - fa sapere Barbacovi - ma può essere che qualche cassone sia rimasto nel prato e quindi sia stato colpito dalla grandine».

Grandine che, in ogni caso, non ha creato disastri, come sottolinea il presidente del Consorzio di Difesa Produttori Agricoli (Co.Di.Pr.A.) Giovanni Menapace: «Gli effetti non sono stati devastanti - spiega -. Al momento quantificare il danno è molto difficile e, anche se è vero che il prodotto vicino alla raccolta o addirittura già in raccolto è particolarmente sensibile alla grandinata, dalle prime indicazioni sembra che le mele non siano rotte, ma si tratti più che altro di ammaccature. La zona più colpita è la Terza Sponda, ovvero la parte alta degli abitati di Revò, Romallo, Cloz, Brez e Castelfondo. Abbiamo già allertato le compagnie e messo in preallerta gli ispettori e i periti. I primi inizieranno lunedì».

Nella serata di domani, quindi, sarà possibile avere un'idea più dettagliata delle conseguenze della grandinata.

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