CLES. Una grande folla si è raccolta oggi pomeriggio, 11 aprile, a Cles per dare l’ultimo saluto a Giovanni Andreis, lo scialpinista morto sabato dopo essere precipitato in un crepaccio sul versante francese del Monte Bianco. 

Cremato oltralpe per accelerare le pratiche di rientro, le ceneri dell'imprenditore 40enne, molto conosciuto e stimato a Cles, sono arrivate in Trentino mercoledì e ieri sera, nella chiesa parrocchiale di Cles, alle 19, si è tenuto il primo momento di raccoglimento, con la celebrazione del rosario in suffragio dello sfortunato sportivo. 

Sempre nella chiesa parrocchiale del capoluogo noneso, oggi, a partire dalle 14, si celebranosi terranno le esequie, prima della tumulazione dell'urna nel cimitero locale. 

Un momento atteso da tutti coloro che sono stati profondamente toccati dalla improvvisa e drammatica scomparsa di Andreis. L'uomo, che oltre alla compagna Nadia, ai genitori Franco e Tiziana e alla sorella Francesca, lascia le piccole Caterina e Carlotta, stava prendendo parte alla due giorni scialpinistica organizzata dalla sezione clesiana della Sat quando un ponte di neve ha ceduto sotto i suoi sci, non lasciandogli scampo. 

La montagna era solo una delle sue tante passioni, alle quali si dedicava con lo stesso entusiasmo che metteva nel lavoro e nell'affettuosa, premurosa cura della famiglia. 

Doti che avevano permesso a Giovanni Andreis di dare molto ai suoi cari, agli amici, alla sua comunità. Un riconoscimento e un rispetto, nei confronti suoi e della sua famiglia, testimoniato anche dal fatto che tutti i candidati alle prossime elezioni comunali hanno fermato in questi giorni la campagna elettorale.