Nuova giunta di Pergine, riunione il 20 maggio
Giovedì 28 maggio è la data scelta per il primo consiglio comunale della nuova legislatura. Ma già mercoledì prossimo la maggioranza guidata dal sindaco Roberto Oss Emer dovrebbe sciogliere i nodi relativi alla formazione della giunta e alla presidenza del consiglio. E non sono nodi da poco. Lo stile delle civiche (uno degli ingredienti base della vittoria ottenuta alle elezioni di domenica) è stato caratterizzato fin qui dalla condivisione di ogni scelta importante.
Per questo la riunione del 20 è decisiva, per quanto riguarda la giunta, anche se il sindaco ribadisce: «Sono totalmente libero e non ho debiti con nessuno». Un modo per dire che le sorprese potrebbero non mancare, come non mancarono nel 2013. Anche così, del resto, si marca la differenza dai partiti tradizionali e dal famoso «manuale Cencelli», che prevede la spartizione delle «poltrone» a seconda del peso elettorale di ogni partito. Ma, pur rimarcando di avere le mani libere, Oss Emer conferma: «Potrebbe essere una giunta di cinque assessori più uno».
Numero che permetterebbe al sindaco di fare tutti contenti, confermando i due assessori per la lista Civic@ volata al 19% e di attribuirne uno a testa alle altre liste della coalizione.
Ma se scontate appaiono le conferme dei super votati Daniela Casagrande, Franco Demozzi (Civic@) e Massimo Negriolli (Pergine Città), se è probabile anche la riconferma di Sergio Paoli (Patto per Pergine) - perché cambiare squadra dopo soli due anni e un lavoro premiato dagli elettori? - meno scontate appaiono le scelte per quanto riguarda Prospettiva Futura e #Per Giovane.
Per la prima è il coordinatore Diego Pintarelli a chiarire: «Detto che sono felice del risultato, pur sotto le attese, è di tutta evidenza che chi ha ricevuto maggior consenso dall’elettorato debba ricoprire un ruolo di governo». Dunque, secondo il ragionamento di Pintarelli, l’assessorato dovrebbe andare a Carlo Pintarelli, che ha ricevuto 272 preferenze, staccando di oltre 107 il secondo più votato, Morgan Betti. E il figlio trentenne dell’ex consigliere Primo potrebbe aspirare a turismo e agricoltura, visto che gestisce l’agriturismo di famiglia a Montagnaga di Pinè (Ca’ dei Giani) e lavora in campo agricolo.
Ma se Oss Emer ha detto che sceglierà gli assessori in base a preferenze, competenze e tempo disponibile (per questo ha inviato solo a tutti i consiglieri una lettera chiedendo curriculum e disponibilità di impegno), in giunta c’è bisogno di un’altra donna, dopo l’uscita di scena della assessora alla cultura e istruzione Angela Leonardelli, che non è stata rieletta: e qui non c’è vasta scelta. Le civiche hanno infatti mandato in consiglio solo due rappresentanti femminili, Daniela Casagrande e la dottoressa Maria Tedesco di Patto per Pergine (123 preferenze e terza in classifica); se non sarà lei la seconda assessora, bisognerà guardare fuori dal consiglio, forse a Elisa Bortolamedi, seconda più votata della lista #PerGiovane (88 preferenze) alle spalle del docente di matematica Daniele Di Gregorio. In questo caso, però, a essere lasciato fuori dalla giunta dovrebbe essere proprio Di Gregorio, che però si è impegnato fin dal 2013 a costruire la nuova lista giovani, ha inviato il suo curriculum al sindaco e crede davvero in un incarico, anche se dice: «Nulla è scontato».
Quanto alla presidenza del consiglio, nel 2013 la maggioranza la lasciò all’opposizione, in particolare al Pd. Ma ora Oss Emer dice: «Il bel gesto l’abbiamo già fatto». Salvo poi aggiungere: «Anche se nulla è ancora deciso». Nel caso però la maggioranza la tenga per sé, il nome che salta subito alla mente - come «esperto» - è quello di Renato Nisco (Patto Per Pergine, 174 preferenze), che già fu presidente dal 2000 al 2005.