Pergine: il consiglio comunale dice no alle armi atomiche

di Daniele Ferrari

Un impegno formale per giungere ad Convenzione internazionale contro le armi nucleari, rifiutando il paradosso della sicurezza fondata sulla minaccia atomica e rivendicando il diritto a un mondo libero da armi. Il consiglio comunale di Pergine nella sua ultima seduta ha aderito alla campagna «SenzAtomica», promossa dall’Istituto buddista italiano «Soka Gakkai», e che mira a promuovere una solidarietà popolare globale volta all’eliminazione completa e definitiva delle armi nucleari.

Un impegno che si concretizzerà nel prossimo ottobre ospitando una mostra illustrativa nella sala espositiva del teatro comunale di Pergine rivolta al mondo della scuola e di tante famiglie. La mostra è composta da un percorso di pannelli espressamente progettato per i bambini da 8 a 11 anni. Divisa in quattro sezioni, pone l’accento sul diritto alla vita di tutti i popoli; sulla sicurezza basata sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali degli esseri umani; sul bisogno di cambiare la visione del mondo.

«Il vero “nemico” non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli Stati che le possiedono o le costruiscono - ha spiegato l’assessore alla cultura Elisa Bortolamedi - bensì il modo di pensare che le giustifica: considerare accettabile l’opzione “annientamento totale” degli altri. La decisione del Comune di Pergine non può certo condizionare il contesto internazionale, ma è una pronuncia importante per opporsi a tale logica della guerra e della distruzione: una piccola goccia di pace». A settant’anni dai primi bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki (avvenuti il 6 e 9 agosto 1945), il documento approvato all’unanimità dal comunale di Pergine, impegna gli Stati detentori di armi nucleari al disarmo, frenando un ulteriore sviluppo o modernizzazione del nucleare e bandendo tali minacce mortali con una Convenzione sulle Armi Nucleari (Nuclear Weapon Convention).

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