Civezzano, ragazzo si riprende dopo un gravissimo incidente
Sono in lento ma costante miglioramento le condizioni di salute del giovane idraulico di Civezzano, vittima del tremendo indicente stradale avvenuto poco dopo le 7 di domenica 3 luglio sulla salita che porta al monte Bondone.
Immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, il centauro diciassettenne era da subito apparso in condizioni gravi, a causa di diversi traumi e fratture. Sottoposto ai primi delicati interventi chirurgici, ora ha superato le criticità che tanta ansia e apprensione hanno procurato ai genitori e familiari più stretti, fino ai tanti amici, al personale ospedaliero e all’intera comunità del Civezzanese dove la famiglia è molto conosciuta. Attualmente, il ragazzo viene trasportato giornalmente all’ospedale di Bolzano per le cure specifiche in camera iperbarica.
E’ in questi momenti di cauto ottimismo che consentono di sperare nella buona guarigione del figlio, che i genitori ringraziano quanti «e sono veramente in molti» con la loro discreta quanto affettuosa vicinanza hanno saputo infondere coraggio e speranza che porti verso la migliore risoluzione degli esiti di quel tremendo «frontale» che aveva visto il giovane motociclista sbattere sulle rocce e ricadere esanime sull’asfalto dopo l’impatto con la Mercedes classe A nera del pilota torinese Antonio De Luca, che stava scendendo verso il punto di partenza per prendere parte alla competizione della Trento-Bondone con la sua Osella.
Appassionato di motori, al pari di tanti altri suoi coetanei, il centauro di Civezzano faceva parte del gruppo di amici che già dal pomeriggio di sabato 2 luglio si erano accampati sulle pendici del monte Bondone per assistere alle prove della mitica competizione automobilistica Trento-Bondone. E, in attesa della gara ufficiale, domenica di buon mattino aveva inforcato la sua Enduro Ktm per un giro conclusosi verso le 7.15 con il tragico scontro all’uscita da una semicurva in vicinanza della località Vason, sulla strada provinciale 85.
A due settimane da quell’impatto da incubo, è avvenuto il graduale risveglio dal torpore dovuto ai farmaci della terapia intensiva, per il ragazzo di Civezzano che verrà prossimamente sottoposto ad altro intervento chirurgico al piede sinistro.
«Con lui e con noi sono stati tutti carini e affettuosi. Vogliamo con tutto il cuore ringraziare ognuno per avere offerto grande competenza e vicinanza» dicono mamma e papà del giovane, che interpretando pure i sentimenti di tutti i familiari, stringono in un forte abbraccio i primi soccorritori, tutto il personale ospedaliero,parenti, amici e comunità di Civezzano, «che stanno mostrando la sensibilità che ci consente di riacquistare serenità e fiducia».