Castel Pergine, il futuro resta incerto ma si cerca un cambio in continuità
Nubi si addensano sul futuro del Castello di Pergine, anche se per tutto il 2017 l'orizzonte gestionale appare sereno
Nubi si addensano sul futuro del Castello di Pergine, anche se per tutto il 2017 l'orizzonte gestionale del maniero perginese appare sereno e saldamente in mano agli attuali gestori Verena Neff e Theo Schneider , da 25 anni fedeli custodi della fortezza medioevale.
Si sono infatti rafforzate in questi giorni le ipotesi di un possibile cambio gestionale e di proprietà, con la possibile «messa sul mercato» di un compendio di inestimabile valore storico e architettonico. Un'intenzione confermata da un'informativa (in italiano e tedesco) con la quale gli attuali gestori Verena e Theo comunicano che intendono cessare la loro attività al termine della stagione 2017, avendo raggiunto una certa età e il traguardo della pensione.
«La famiglia Oss comprende e rispetta tale nostra decisione - scrivono Verena e Theo - e ciò l'ha indotta a riflettere sul futuro di Castel Pergine, vista l'assenza di successori diretti e la volontà, dopo settant'anni di investimenti, ristrutturazioni e gestione, di porre il destino del castello in nuove mani».
Eppure, mai come in questi 24 anni il maniero, grazie all'attenta gestione della traduttrice Verena Neff e dell'architetto Theo Schneider, ha vissuto una stagione felice diventando apprezzata location recettiva, prezioso scrigno d'arte e cultura (tante le mostre e gli incontri proposti) e prestigioso biglietto da visita di Pergine. «Nel 2016 il castello rimarrà aperto per otre 220 giorni (da Pasqua a Novembre) e stiamo già raccogliendo le prenotazioni del 2017 per albergo e ristorante - conferma Verena -: abbiamo tanti ospiti affezionati in arrivo dall'area tedesca e dall'Inghilterra, l'albergo (20 stanze) è ancora pieno e lo sarà sino ad ottobre. Ma dobbiamo anche pensare al nostro futuro e a quasi 70 anni le energie non sono più quelle iniziali».
La conferma di un possibile cambio di proprietà giunge anche dal Comune di Pergine: «Da alcune settimane ho ricevuto dalle proprietarie un ampio dossier sulla realtà attuale e le prospettive future del castello (la famiglia Oss è assistita dall'amministratore svizzero Mirco Riondato, ndr) - conferma il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer -: la Provincia e il Comune potrebbero vantare una sorta di prelazione nella compravendita, ma da parte nostra non ci sono certo le risorse o le potenzialità per un subentro. È stato un grave errore accettare in passato dalla Provincia il passaggio gratuito di Palazzo Crivelli nel centro di Pergine, senza adeguati finanziamenti per restauro e valorizzazione».
Quale, quindi, il futuro per Castel Pergine in un mercato immobiliare fermo, e a fronte di un investimento alla portata di pochi (forse qualche magnate o cordata stranieri?).
«La famiglia Oss, assistita da un team di specialisti, è alla ricerca di un acquirente - conclude l'informativa - che sia in grado di proseguire gestione e attività, con lo spirito e l'orientamento che sino ad ora le hanno sempre ispirate».