Alta Valsugana, il dibattito
La «rivoluzione» della raccolta rifiuti Amnu è dura da digerire e le proteste fioccano. Così l’Azienda municipalizzata ha deciso di dedicare a questo tema una serata alla televisione (Rttr), dove è andato in onda il primo capitolo della nuova strategia comunicativa.
Due gli ospiti «a favore», cioè Roberto Bortolotti direttore generale Amnu e il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer. Ma in studio anche una voce «contro»: quella del consigliere comunale di Levico dei 5 Stelle Maurizio Dal Bianco>.
Bortolotti ha inizialmente spiegato qual’è il problema: impurità «quasi al 40%» nel conferimento degli imballaggi leggeri, per un costo aggiuntivo per Amnu di 130 mila euro l’anno».
Oss Emer gli ha però tirato le orecchie: «Fino a 15 giorni fa non esisteva il problema. Poi è uscito un comunicato un po’ frettoloso sul nuovo sistema di raccolta che ha innescato sui social delle paure ingiustificate, ingigantito poi dai media com’è giusto. Ora l’onere per i cittadini sarà circa 15 centesimi a sversamento, cioè 7 euro all’anno». Il costo di una birra media? «Diciamo due - si è corretto Oss Emer - ma ricordiamo che se il cittadino porta il sacco azzurro in Crm, non paga nulla». Oss Emer ha spiegato che «tutti i sindaci all’unanimità hanno detto sì, anche quelli di paesi dove il Crm non c’è. Perché? Perché hanno capito che l’obiettivo è una maggior responsabilizzazione dell’utente».
Dal Bianco, che invece è contrario alla nuova modalità, ha spiegato: «Le cose fondamentali sono tre: la prima, che tutto questo è stato calato dall’alto. Io non sono contro l’Amnu, che è un’azienda. Ma se i sindaci accettano questo programma, noi dobbiamo discutere con i sindaci. Io ho raccolto 400 firme solo a Levico: come mai 400 cittadini sono corsi a firmare, pur sapendo che io sono dei Cinque Stelle? Secondo me i sindaci non hanno ascoltato i cittadini. L’Amnu avrà fatto un comunicato frettoloso, ma prima i sindaci dovevano parlarne con i loro cittadini».
Per Dalbianco «serve il “porta a porta spinto”. L’alternativa è quella. Ho un comunicato di un anno fa di sindaci “virtuosi”, che parla di impurità al 12% per la raccolta nei cassoni, ma che cala moltissimo col porta a porta. Certo - dice Dal Bianco - il porta a porta costa moltissimo, ma dà dei vantaggi alla lunga. Poi, Levico è un “Comune Riciclone” e il sindaco se ne vanta. E quindi viene da chiederci: perché il cittadino, invece di venire tassato, non viene incentivato a fare bene la raccolta? Così va a finire che la gente porterà i sacchi a Borgo o a Novaledo di nascosto».
Il direttore Bortolotti ha spiegato che «raccogliere i sacchetti porta a porta ha un costo altissimo, e il contenimento dei costi è un obiettivo primario».
A chiudere, il parere di Oss Emer: «È giusto che chi inquina, paghi. Chi più conferisce, paga. Il cittadino deve imparare a fare la spesa ed evitare gli imballaggi inutili». Comunque «è una tariffa sperimentale: vedremo come andrà a fine 2017. Se alla fine dell’anno avremo risparmi, Amnu potrà anche restituire parte degli utili, come ha già fatto un anno fa».
Per gli abbandoni impropri di rifiuti, Oss Emer annuncia al posizionamento di fototrappole in piazzole e lungo le strade: «Ma mi rifiuto di pensare che adesso il senso civico venga meno».
Ma quanto pagheranno i cittadini? Per Bortolotti «i cittadini possono stare tranquilli. Se uno porta un sacchetto da 30 litri per 14 volte all’anno, pagherà 3,40 euro. Se invece fosse una famiglia grande, da 5 persone, pagherà 15 euro». Bortolotti ha portato quindi una diapositiva mostrando come - rispetto ad altre zone del Trentino - gli utenti Amnu paghino meno (addirittura il 57% in meno che a Trento). Sbilanciandosi in una previsione epocale: «Sicuramente nel 2017-18 ci sarà una forte riduzione del secco residuo». Ne riparliamo fra un anno.