Un gioiello chiamato Sette Selle
Un libro dedicato ad un rifugio. Lisa Giuriati che con il marito Lorenzo Ognibeni ha in gestione il rifugio Sette Selle, piccola perla a 2.014 metri sul livello del mare incastonata nella catena del Lagorai che domina l’alta Valle dei Mocheni. Nelle scorse settimane hanno concluso di scrivere «Rifugio Sette Selle: ieri, oggi e la natura che ci circonda» , 224 pagine con oltre 300 foto, che racconta tutto quello che c’è da sapere su questo rifugio, ma non solo.
Lorenzo gestisce il rifugio dal 2009, mentre Lisa è arrivata nel 2013, ed il libro è nato quasi per caso: «Questo libro voleva essere inizialmente un omaggio che volevo fare a mio marito - racconta Lisa Giuriati, molto emozionata per questa nuova “avventura”- ma poi è andato via via arricchendosi di preziosi contributi di nostri amici fino ad arrivare al risultato di oggi».
Ma non è un semplice libro di storia, piatto e asciutto: piuttosto, come lo definisce Lisa, è un insieme di storie, o meglio un «sussidiario», una fonte d’informazioni che è solo la base per la conoscenza integrale.
«All’interno del libro - continua Lisa - ci sarà ovviamente la storia del rifugio, che non era mai stata racchiusa in un solo libro finora»: il rifugio, come lo conosciamo oggi, è frutto di una prima costruzione ad opera dei soci della Sat di Pergine, completata nel 1978 dopo mille peripezie burocratiche, ma che sorge sui resti di una costruzione militare della Prima guerra mondiale. Ed è anche per questo che il libro racconta la storia dei luoghi che circondano il rifugio, toccati dalla Grande Guerra, ma parla anche di flora, fauna, montagna, il tutto grazie a contributi di amici del rifugio quali Lucia Dellagiacoma, Mario Corradini, Luciano Navarini, Vanni Girardi, Cesare Pirotta.
È anche un libro che racchiude i sogni e i progetti dei gestori, Lisa e Lorenzo, in quanto il loro primo incontro è narrato come una fiaba per bambini, una fiaba che continua ancora oggi.
«Abbiamo la speranza che questo libro - dice Lisa - sia importante soprattutto per i giovani, per far conoscere loro la storia e le tradizioni di questo luogo incantato, e che magari a quanti lo leggono, mettendo le ali alla fantasia e alla curiosità, venga la voglia di scoprire di persona questo luogo, ancora così selvaggio e incontaminato. Il libro verrà presentato a Pergine nella sede della Sat il 2 dicembre alle 20.30.
Un libro anche per far conoscere il rifugio e la Valle dei Mocheni anche oltre i confini del Trentino: infatti, a fine novembre, sarà presente anche a Bassano del Grappa alla fiera «Altura», tutta dedicata al mondo dell’alta quota; e un libro che strizza l’occhio anche alla solidarietà, in quanto parte del ricavato sarà devoluto all’associazione «Ciao Namastè», un’associazione attiva in Nepal già dal 2012, con un progetto di realizzazione di una scuola e un punto medico nel villaggio di Randepu e che porta anche aiuti alla popolazione dopo il terremoto, sostenendo altri e nuovi progetti in loco. Perché, come diceva William Blake, «quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono».