Amnu, nel 2017 meno costi e tariffa del residuo
Amnu spa cala costi e tariffe: queste le novità annunciate dalla società, dopo l’approvazione del budget 2017 da parte dei Comuni soci, avvenuta nell’assemblea di lunedì sera. Nonostante l’ingente spesa preventivata per il nuovo sistema di svuotamento degli imballaggi leggeri, per il quarto anno consecutivo la società riduce i costi, passando dai 6.487.000 euro del 2016 ai 5.905.200 euro previsti per il 2017 (meno 9%).
Calano anche le tariffe: quella per il conferimento del rifiuto residuo passa da 0,090 euro per litro a 0,089 euro per litro, con una diminuzione dell’1,1%. Ma dal 1° gennaio 2017 entrerà in vigore una seconda tariffa, quella appunto riservata al conferimento degli imballaggi leggeri nei cassonetti dotati di calotta, che potrebbe dunque garantire un ulteriore introito ad Amnu.
E, a proposito di imballaggi leggeri, venerdì sera alle 20, all’auditorium delle scuole Don Milani, si terrà l’atteso incontro aperto ai cittadini sul nuovo sistema di conferimento e sui modi per migliorare ancora i risultati raggiunti dall’Amnu.
Per il 2017 è infatti atteso un ulteriore calo del rifiuto residuo raccolto (3.900 tonnellate, meno 4,2% sul 2016) mentre il totale della raccolta (25.456 tonnellate) rimane sostanzialmente invariato (+0,08% rispetto al 2016) ma, rispetto al 2016, si prevede una crescita del 3% della differenziata (21.121 tonnellate), che potrebbe superare l’84%. Nel 2017 entrerà in funzione la stazione di trasferimento dei rifiuti in località Ciré, il parco automezzi sarà progressivamente rinnovato e saranno ottimizzati i percorsi di raccolta. Previsto infine un aumento del costo del personale del 3,2% (67 i dipendenti), dovuto anche al rinnovo del contratto nazionale di lavoro.